"Scenari a Firenze: incontro tra realtà per creare cultura"

Un progetto che unisce performance, installazioni e game session per il complesso delle ex Leopoldine di Firenze. Un'occasione per accedere a un luogo solitamente chiuso al pubblico e riflettere sulla fragilità della condizione umana.

Un progetto che si muove tra performance, installazioni e game session pensato per il complesso delle ex Leopoldine di piazza Tasso. Si tratta di "Scenari. Pratiche per uno spazio contemporaneo" e a proporlo sono tre giovani realtà fiorentine, punto di riferimento per l’offerta culturale underground della città: Artiglieria aps, associazione culturale Eterotopie e Collettivo Innesco. Sarà anche l’occasione per accedere a un luogo solitamente chiuso al pubblico. La programmazione è articolata in due fine settimana. Si parte il 6 ottobre alle 17, quando nella Chiesa delle Ex Leopoldine sarà inaugurato il progetto di design speculativo del Collettivo Innesco "La nostra metropoli, il vostro monopoly", aperto anche il 7 e 8 ottobre (ore 17-21). "Come sono disegnati gli spazi e i servizi della nostra città e come vorremmo ripensarli?" si domanda il collettivo all’interno delle isole ludiche che invitano il pubblico a giocare con oggetti e installazioni, completando un percorso che, come nel monopoly, sarà talvolta soggetto a qualche ‘imprevisto’ da risolvere collettivamente. Il 7 e 8 ottobre (17-21), il piano superiore delle Ex Leopoldine sarà teatro del progetto installativo e performativo prodotto da Artiglieria aps. "Sub-liminale", a cura di Gaia Altucci, Niccolò Vannucchi e Caterina Milli. Un’installazione sulla fragilità della condizione umana, attraverso livelli visuali che giocano sulla manifestazione illusoria del corpo in relazione allo spazio circostante. Sub-liminale utilizza il suono, la luce e il corpo per culminare (ore 20,30), in un momento performativo. Dal 13 al 15 ottobre (ore 17-21), Eterotopie propone "Materia vibrante", installazione evocativa composta da tronchi di legno slavati dal mare, all’interno della quale il curatore Cristoforo Lippi invita tre artisti (Corso Zucconi con ‘Reliquia’, Luca Pagan con ‘Multi-Node Sheel’ e Sandro Fracasso ‘L’albero di Godot’) a considerare il ruolo dell’azione umana, alla convivenza con la materia e altre forme di vita.