REDAZIONE FIRENZE

Cosa sappiamo fin qui della tragedia di Calenzano: esplosione, ipotesi, vittime. Com'è l'impianto

Un boato squarcia l'aria lunedì 9 dicembre al mattino, intorno alle 10.20: esplode deposito di carburanti dell'Eni. Due vittime accertate, tre dispersi e 27 feriti. Danni gravi per le aziende intorno all'impianto: saltano vetri e controsoffitti. Una giornata di lutto e dolore

Il luogo dell'esplosione visto dal drone: nel deposito di idrocarburi di Calenzano il personale stava caricando alcune autocisterne. Durante queste operazioni è avvenuto l'incidente

Calenzano (Firenze), 9 dicembre 2024 - E' stato come un terremoto. L'esplosione di Calenzano, dove un incidente le cui cause sono ancora da stabilire ha fatto saltare parte del deposito dove i camion caricano il carburante ripropone il tema della sicurezza sul lavoro. Erano le 10.20 di un tranquillo lunedì quando tutta Firenze e mezza provincia ha sentito lo scoppio tremendo. Quindi la nube nera che si è alzata, visibile da chilometri. Bloccata la ferrovia Prato-Firenze, bloccato e poi riaperto il casello di Calenzano dell'A1. Al termine della giornata il bilancio provvisorio è di due morti, tre dispersi e 27 feriti. Nove di questi sono stati portati direttamente in ospedale, altri 17 si sono invece presentati nelle strutture sanitarie. Sono persone che si sono ferite anche a centinaia di metri dallo scoppio con vetri e crolli. Questo fa comprendere la forza dell'esplosione. 

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