MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

La leggenda che lega i fruttini variopinti alla festività dei morti

La fondatrice del convento Eloisa Martorana era solito premiare con questo dolce i bambini buoni

Leggenda vuole che l’orto delle suore fosse il più bello della città, e un giorno il vescovo, incuriosito, volle andare a visitarlo: ma era inverno e le piante erano tutte spoglie. Per questo le suore si inventarono questi dolci, per abbellire il loro giardino spoglio. Tuttavia questi dolci sono legati alla festa del 2 novembre per un’altra ragione. Nel convento c’era la ‘ruota degli esposti’ dove le ragazze madri lasciavano i figli che volevano abbandonare o non potevano crescere o riconoscere. La fondatrice del convento Eloisa Martorana era solito premiare con questo dolce i bambini buoni. Quando la nobildonna morì, le suore continuarono la tradizione, presero a far trovare ai piedi dei letti di bambini orfani, dei canestrelli con questi dolci a forma di frutta. Al loro risveglio, dicevano loro che era stata Eloisa in persone che, il 2 novembre, era passata a trovarli, lasciandogli questo dolce regalo.

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