Stefano Brogioni
Cronaca

Mostro di Firenze, svolta sull'ultimo delitto dallo studio sulle larve. "Il processo è da rifare"

Ricostruita la scena dell’omicidio della coppia francese nel 1985 a Scopeti. Un test di entomologia smentisce la versione del ‘compagno di merende’ Lotti. Gli scienziati: uccisi almeno un giorno prima, decisiva la fauna cadaverica sulla donna

L’avvocato Valter Biscotti, la dottoressa Fabiola Giusti e il legale Antonio Mazzeo

Firenze, 12 settembre 2024 - Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, le ultime vittime del mostro di Firenze, sono stati uccisi, secondo le ricostruzioni ufficiali e la testimonianza del “compagno di merende“ Giancarlo Lotti, da Pietro Pacciani e Mario Vanni la sera dell’8 settembre 1985, una domenica. Ma un esperimento giudiziale, fatto in questi giorni alla piazzola di Scopeti, dove i due francesi avevano montato la loro tenda, potrebbe demolire la ’verità’ di Lotti e spianare la strada alla revisione della condanna all’ergastolo di Vanni, istanza sollecitata da un nipote del postino di San Casciano: l’omicidio sarebbe avvenuto prima, il sabato sera o addirittura il venerdì.

Dunque Lotti, che chiamandosi in correità disse di aver visto Pacciani sparare e ’Torsolo’ tagliare parti anatomiche di lei, avrebbe mentito. La retrodatazione del delitto si basa appunto sull’esito della prova sul campo fatta dai due esperti.

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