CASINI-CARLO
Cronaca

Monte Maggiore e il rifugio Gensini

Si possono incontrare perfino i cavalli selvatici

I cavalli della Calvana (Foto Facebook)

La Calvana è la montagna per antonomasia dei pratesi, ma noi la imboccheremo dal versante fiorentino, dalle Croci di Calenzano. Salendo dalla Barberinese (Sp8), arrivati nella piazza principale, quella in cui la provinciale forma un grande piazzale/parcheggio con via Poggio del Tesoro, alla nostra sinistra c'è una stretta rampa asfaltata (via di Montemaggiore appunto). Perocrrendola tutta, poco prima della località Regina del Bosco, si parcheggia e si seguono le indicazioni bianco/rosse del sentiero Cai per Monte Maggiore.

 

La prima parte del sentiero è un’ampia sterrata che sale dolcemente alla portata di tutti e conduce alla vera sorpresa di questo percorso: il rifugino Simone Gensini, un bivacco autogestito e non presidiato dove ci si può fermare a riposare o anche a fare una bella grigliata, sia nel braciere esterno che nel camino interno.

 

Dal rifugino (dalla parte della salita) parte un ripido sentiero che in tre quarti d’ora di ascesa sfiancante e pietrosa ci porterà finalmente in vetta alla Calvana: non è adatto ai cuori deboli. Ma il panorama che si apre su è impagabile: pascoli da cui si domina dall’Emilia fino alle Apuane e, se la giornata è pulitissima, si vede perfino il mare. Ma le bellezze non finiscono qui: spesso si incontrano mucche al pascolo e le ultime popolazioni di cavalli selvatici.