REDAZIONE FIRENZE

Schmidt-Funaro, scintille: "Portaborse del sindaco". Lei: "Attacco misogino"

Il candidato del centrodestra morde la rivale. E precisa: "Io antifascista". Pd sulle barricate. E a infiammare gli animi ci si mette la questione aborto.

Schmidt-Funaro, scintille: "Portaborse del sindaco". Lei: "Attacco misogino"

Schmidt-Funaro, scintille: "Portaborse del sindaco". Lei: "Attacco misogino"

Tra centrosinistra e centrodestra ormai volano gli stracci. E non c’è giorno in cui non si assista a un velenoso botta e risposta tra i due principali protagonisti delle comunali di giugno, Sara Funaro ed Eike Schmidt. Mentre tutti gli altri competitor – Cecilia Del Re, Stefania Saccardi e Dmitrij Palagi – se ne stanno alla finestra a godersi lo spettacolo e "a mangiare pop corn" dice il leader di Spc. Ieri ad agitare l’intero Pd, corso in aiuto della sua candidata sindaco, è stata l’ultima intervista rilasciata dall’ex direttore degli Uffizi a Controradio.

Schmidt ha bollato Sara Funaro come "la portaborse del sindaco uscente", Dario Nardella, a sua volta definito come una sorta di ‘granduca’ di Firenze. Detto questo "con lei qualche settimana fa ci siamo trovati nello stesso ristorante, a due tavoli di distanza. E’ andata benissimo, non abbiamo litigato. E ci siamo visti anche al Maggio musicale. Naturalmente ci sarà, prima o poi, un confronto all’americana come si augura la candidata del Pd. E, naturalmente, penso di vincere anche questo".

Parole su cui, a margine di un’iniziativa, si misura anche il primo cittadino. Chiamato direttamente in causa dall’affondo del candidato di centrodestra, sottolinea: "Non avrei mai trattato una donna, anche una mia rivale, in questo modo. Mai nella mia vita".Il deputato dem Marco Furfaro, componente della segreteria nazionale, parla di "attacco vergognoso e misogino. Non so che problema abbiano Schmidt e questi maschi adulti di destra con il genere femminile, ma il modo per affrontarlo è attraverso corsi e sedute con professionisti, non insultando la candidata avversaria".

Alla girandola di reazioni mattutine - tutte targate dem (il deputato Federico Gianassi e la portavoce delle Donne Democratiche Stefania Lombardo) - si uniscono anche le parole della diretta interessata. Che attacca: "Mi chiamo Sara Funaro e Firenze conosce la mia storia e il mio impegno. Il candidato della destra accetti un confronto e mi dica queste cose in faccia se ne ha il coraggio", lancia la sfida, di nuovo, la candidata sindaca del Pd e della colazione di centrosinistra. Al portacolori scelto dal centrodestra, prosegue, "non importa che risponda io. A parlare è la mia storia di donna libera che ha lavorato ogni giorno, animata dall’amore per Firenze in un contesto come quello politico dove alle donne non si concede e regala nulla e ancora oggi dominato in larghi tratti dal maschilismo. Quello da cui attinge oggi a piene mani" Schmidt.

A far quadrato attorno all’italo-tedesco è prima la coordinatrice cittadina di FI, Maria Grazia Internò, e poi il gruppo dirigente di Fratelli d’Italia. "Le accuse di misoginia rivolte a Schmidt sono semplicemente ridicole – afferma la prima – Non sanno davvero come attaccarlo, e allora si inventano di sana pianta crimini immaginari. Se scendono a questi livelli, è un buon segno, vuol dire che sono preoccupati". Per i meloniani, invece, "non esiste limite all’invenzione delle più disparate formule di strumentalizzazione da parte della sinistra che sta affrontando la campagna elettorale a Firenze. Comprendiamo che la paura di una sconfitta alle prossime elezioni amministrative aumenti di giorno in giorno e che, evidentemente, offuschi i pensieri".

Infine, sempre a Controradio, Eike Schmidt, riferendosi al 25 aprile, sottolinea che se vincesse lui, Firenze non virerebbe a destra "perché noi siamo al centro. Io sono un esponente civico, sono antifascista e iscritto all’Aned". E per non farsi mancare nulla, ieri, ha tenuto banco anche la questione aborto. "Lo Stato non dovrebbe guardare nella pancia dei suoi cittadini, né nello loro case, a meno che non ci sia un’ipotesi di reato, ovviamente", il punto di vista di Schmidt. "Il candidato della Meloni afferma che l’aborto sia una questione molto personale tuttavia è sostenuto da partiti che stanno minando il diritto all’aborto introducendo gli antiabortisti nei consultori. Qual è la sua reale posizione?", ribatte la consigliera regionale Cristina Giachi.

Antonio Passanese