Schmidt ma non solo. Il piano B della destra

Che fare se dovesse saltare la candidatura dell’ex direttore degli Uffizi?. Fdi vorrebbe un politico ma c’è l’altolà di Forza Italia che chiede le primarie.

Schmidt ma non solo. Il piano B della destra

Schmidt ma non solo. Il piano B della destra

di Antonio Passanese

FIRENZE

Il percorso del centrodestra verso le comunali di giugno si fa sempre più accidentato e tortuoso. Ieri pomeriggio i vertici toscani di Fratelli d’Italia (Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Francesco Torselli) si sono seduti attorno a un tavolo per approntare un piano B. Perché, sembra, che negli ultimi giorni siano emersi forti dubbi sulla candidatura dell’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Sarebbe stato proprio l’attuale numero uno del Museo Reale di Capodimonte a fare un passo indietro, anche se la cosa sarebbe ufficiosa e non ufficiale. Nella destra si starebbe provando a fare moral suasion nei confronti di Schmidt ma non è dato sapere se alla fine lo storico dell’arte, ora ’emigrato’ a Napoli, corra davvero per la poltrona di primo cittadino a Firenze. Da qui la necessità di trovare una soluzione.

E nel minor tempo possibile per evitare di concedere vantaggi al centrosinistra.

I meloniani starebbero spingendo per una candidatura politica. Il senatore ed ex consigliere regionale Marcheschi, come già anticipato dal nostro giornale, sarebbe fuori dai giochi. Il motivo? In caso di ballottaggio il parlamentare sarebbe costretto alle dimissioni e il suo seggio a Palazzo Madama passerebbe a Forza Italia. A questo punto uno dei nomi più accreditati sarebbe quello di Jacopo Cellai, attuale consigliere comunale di Fdi, ma da Fi si fa sapere che se dovesse crollare l’ipotesi Eike Schmidt l’unica soluzione in campo sarebbero le primarie di coalizione per rafforzare l’alleanza.

E non è escluso che si possa candidare lo stesso coordinatore regionale azzurro Marco Stella. Nei prossimi giorni sarebbero previste delle riunioni romane, a cui dovrebbe partecipare anche il vice premier Matteo Salvini, per cercare di chiudere velocemente il cerchio e partire con programma, liste e campagna elettorale. Gennaio, in ogni caso, rappresenterà per il centrodestra una sorta di spartiacque: entro metà mese, infatti, si deciderà la strategia e si farà definitivamente chiarezza sulla posizione di Eike, su cui starebbe facendo pressioni il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, suo principale sponsor.