di Monica Pieraccini
Una mattinata difficile quella di ieri a , con ripercussioni sulla circolazione stradale, segnata dallo sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la legge di bilancio. Oltre 70mila persone, secondo i sindacati, hanno partecipato alla manifestazione regionale. Il corteo principale è partito alle 10 da piazza Santa Maria Novella, attraversando il centro storico e i lungarni, fino a piazza Poggi, dove si sono svolti i comizi finali. In parallelo, i Cobas hanno sfilato da piazza Puccini a piazza Dalmazia. Dalle 13 si è tenuta una protesta davanti alla scuola Machiavelli Capponi, organizzata da studenti e lavoratori di Gkn per contestare la rimozione di una bandiera palestinese appesa dagli studenti ad una finestra del plesso Frescobaldi.
Molto alta l’adesione nel settore della scuola e dell’università. Tre istituti superiori – il liceo classico Michelangiolo, l’Iti Leonardo da Vinci e l’Iis Chino Chini di Borgo San Lorenzo – sono rimasti chiusi. Hanno partecipato alla manifestazione anche lavoratori di Autolinee Toscane e dell’ex Cementificio Testi. Secondo i sindacati, diverse aziende della regione hanno registrato punte di adesione superiori al 90%, con realtà come Acqua Panna e Granterre ferme nell’area metropolitana fiorentina. Da Siena sono arrivati nel capoluogo toscano oltre mille lavoratori e pensionati, con una presenza significativa di dipendenti Beko e Gsk. Lo sciopero ha avuto ripercussioni anche nei musei: a sono rimasti chiusi la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti nella mattinata, mentre la Galleria dell’Accademia ha chiuso nel pomeriggio.
"Questo governo non vuole ascoltare chi dissente da lui, e per questo motivo cerca di impedirci di manifestare, ma la risposta di stamani mi sembra abbastanza chiara" ha affermato il segretario della Cgil Toscana Rossano Rossi, secondo cui "il paese è in una crisi paurosa, piagato dalla povertà e dalla precarietà in aumento". Per Paolo Fantappiè, segretario generale della Uil Toscana, "stiamo ascoltando il paese reale che grida che non ce la fa più ad arrivare a fine mese: pensionati, lavoratori dipendenti privati e pubblici, non riescono ad arrivare alla fine del mese. Servono risorse per i salari, per le pensioni, e servono risorse per uno stato sociale efficiente, per una sanità aperta a tutti, una sanità pubblica per tutti i cittadini". Alla manifestazione di Cgil e Uil Toscana, che si è conclusa in piazza Poggi con il comizio della segretaria nazionale Uil Ivana Veronese, hanno partecipato anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha espresso preoccupazione per i tagli previsti, la sindaca , Sara Funaro e la vicesindaca Paola Galgani, già segretaria della Camera del lavoro .