REDAZIONE FIRENZE

Sciopero 8 novembre, regolari le lezioni a scuola. “Studenti organizzati con bici e motorini”

A parte qualche ritardo in ingresso, non si segnalano problemi negli istituti superiori, dove gli studenti abitualmente usano i mezzi pubblici

Sciopero parziale mezzi pubblici. Traffico e gente in attesa

Una fermata della tramvia a Firenze nella mattina dell'8 novembre (New Press Photo)

Firenze, 8 novembre 2024 - Studenti in classe e nessun particolare disagio, almeno fino a questo momento, sulle strade. I ragazzi fiorentini e i loro genitori sapevano dello sciopero dei mezzi pubblici di oggi e si sono adeguatamente organizzati privilegiando bici e motorini. Certo, il bel tempo ha aiutato moltissimo. Davvero pochi i ragazzi delle superiori che hanno saltato le lezioni per la difficoltà di raggiungere la loro scuola.

La diretta sullo sciopero in Toscana e Umbria

Per il resto, i disagi alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado sono davvero minimi, perchè gli istituti sono generalmente dislocati vicino casa. E le famiglie sono pertanto andate a piedi. Tutti in classe al liceo classico Galileo, anche perchè lì moltissimi degli alunni si muovono in treno e, pertanto, non hanno avuto difficoltà.

Al Cellini-Tornabuoni non si segnalano particolari disagi. Idem all’Itt Marco Polo, dove i ragazzi sono entrati regolarmente. All’agrario, alcuni “sono arrivati un po’ in ritardo”, come fa sapere il dirigente Andrea Marchetti. Ma anche in questo caso non si segnalano difficoltà. Gli studenti stanno facendo regolarmente lezione. Anche i docenti sono tutti in classe, come del resto gli Ata.

Qualche ritardo in ingresso da parte degli alunni anche al liceo classico Michelangelo. Ma niente di rilevante. “Ci sono tantissimi motorini fuori. Gli studenti si sono organizzati con le due ruote”, sorride la preside, Federica Gambogi. Molti si sono fatti accompagnare dai familiari, sempre privilegiando gli scooter. Insomma, la notizia ha messo proprio paura alle famiglie fiorentine, che per un giorno hanno lasciato l’auto a casa. E, chissà, hanno pure scoperto quanto ci si muove bene in città con la bicicletta.