GABRIELE MANFRIN
Cronaca

Firenze, sciopero ‘fantasma’ dei taxi. “In stazione non arriverà nessuno”

Ancora code di passeggeri in Santa Maria Novella. Il garante: astensionismo di massa. La nostra prova al centralino: “Meglio spostarsi dal piazzale”. Botta e risposta tra Comune e Ncc. Romano (MuoverSì): “Sanzioni inaccettabili contro gli operatori”

Quinto giorno di code chilometriche di passeggeri in attesa di un tax in Santa Maria Novella (Pressphoto)

Quinto giorno di code chilometriche di passeggeri in attesa di un tax in Santa Maria Novella (Pressphoto)

Firenze, 16 aprile 2025 – “Per prenotare un taxi è meglio se vai davanti al McDonald’s e ti sposti dalla stazione. Dove sei ora, non verrà nessuno”. La risposta del centralino per le prenotazioni delle corse è chiara. Nel piazzale di Santa Maria Novella, le centinaia di turisti ammassati in coda stanno aspettando un’auto invano. Eppure le auto ci sono. Gravitano intorno allo scalo ferroviario, caricano la gente nelle viuzze che lo circondano. Ma nella zona dove dovrebbero sostare, nel punto in cui i clienti stanno aspettando, sono più rare di una mosca bianca. La “protesta silente” dei tassisti, come è già stata ribattezzata, anche ieri si è abbattuta sui pendolari della stazione come una mannaia. “Non abbiamo incrociato le braccia, girano voci false”, aveva fatto sapere al nostro giornale la cooperativa Socota.

Ma nel piazzale non si vede neanche l’ombra di un taxi. Ciò che spicca è invece la fila di persone che continua a crescere minuto dopo minuto. Come l’esasperazione, del resto: negli occhi dei turisti c’è quel mix di rabbia e impotenza di chi vede sfumare i propri piani. Lo “sciopero-non sciopero” delle auto bianche – sul quale le due cooperative preferiscono non rilasciare alcun commento – sembra essere stato innescato da quello che i tassisti definiscono il “problema” degli Ncc “abusivi”, che secondo loro esercitano aggirando le regole. A tal proposito, ieri si è tenuto un incontro tra l’assessore Giorgio, la polizia municipale e l’avvocatura. Per oggi è previsto un vertice in prefettura. Fatto sta che, abusivismo a parte, anche ieri la stazione è andata in affanno. A segnalare i disservizi neanche un cartello, e i turisti brancolano nel buio. Forse, per compassione, ci pensano dei militari che presidiano lo scalo ad avvertire i “dannati”. “No taxi, no taxi here”. Così, per almeno tre o quattro volte in due ore, il serpentone defluisce. Insomma, un’altra giornata nera per chi cercava una corsa dalla stazione. Ma il boom di disservizi è arrivato al Garante degli scioperi, che ha chiesto informazioni a sindaca e prefetta.

Secondo il Garante, potrebbero esserci gli elementi per una forma di “astensione collettiva”: un comportamento antisindacale in cui non viene proclamato uno sciopero ufficiale, ma un gruppo di lavoratori si astiene in modo coordinato, creando disservizio. La Commissione di garanzia sugli scioperi ha invitato Funaro e Ferrandino a comunicare ogni elemento utile. E se da un lato la giunta è impegnata a trovare una quadra, la sindaca Funaro è diretta: “Non si può interrompere un pubblico servizio. Abbiamo fatto le segnalazioni. Il Comune è disposto a confrontarsi, ma quando i servizi sono in regola. Ci interfacceremo con la prefettura”. Ma proprio la prima cittadina è stata duramente criticata da Andrea Romano, presidente di MuoverSì, federazione che riunisce le principali associazioni Ncc. Secondo lui il Comune ha moltiplicato sanzioni e misure repressive, definite “inaccettabili”, contro gli operatori del settore.

“L’invito a Funaro - conclude - invece di rilanciare le falsità della lobby dei tassisti, è di sedersi con le parti per individuare le soluzioni per la mobilità. Magari impegnandosi a sanzionare i tassisti che, come oggi, lasciano a piedi la gente”. A replicare sono gli assessori Giorgio e Vicini, per loro la sindaca chiede solo il rispetto delle regole: “Non accettiamo le accuse di aver inasprito le misure repressive, rivendichiamo invece controlli capillari che non dovrebbero preoccupare chi rispetta le regole”.