Siamo nel cuore del quadrilatero romano, a un lancio di pilloro, per dirla in fiorentino, da Palazzo Vecchio: il salotto buono del centro, che tanto buono non è più almeno secondo quello che ci raccontano i commercianti.
Nel dedalo di viuzze medioevali alle spalle di piazza Signoria dove nacque Vasco Pratolini – via dei Magazzini, via de’ Tavolini, via de’ Cerchi e limitrofe – tutto è cambiato negli ultimi anni.
"Un mese fa mi hanno rubato 650 euro di sigarette forzando il distributore la notte con un cacciavite. – racconta Filippo Fatini, che ha da poco rilevato il tabacchi di via de’ Tavolini – Poco dopo, sono riusciti a prenderle di nuovo infilando dentro il braccio: guardando poi la telecamera ho scoperto che è stato un personaggio che gira qui intorno, ma a questi non gliene importa niente della videosorveglianza; tanto sanno che, se anche li prendono, più di qualche ora in questura non passano. Poi c’è stato un terzo tentativo, fallito. E mi hanno pure rubato la bicicletta, allucchettata, davanti alla vetrina senza che mi accorgessi di nulla. Ma il problema fosse solo la sera: è anche il giorno. Il fiorentino si è stufato di stare in centro, perché è come se lo avessero cacciato fuori dalla propria città".
"Non posso lasciare lo zaino 20 secondi nel furgone mentre svuoto i bidoni che me lo rubano", interviene l’operatrice ecologica dal finestrino.
"C’è un aumento di criminalità – concorda Francesco Cofone della taverna Divina Commedia di via de’Cimatori – A ottobre sono entrati da me di prima mattina: hanno rubato fondo cassa, bottiglie di vino e mance. Due clienti sono state scippate in via de’Magazzini. C’è poco controllo e soprattutto poca illuminazione".
"Ci sono gruppi di borseggiatori, per lo più di etnia rom, che seguono i turisti e al momento opportuno sfilano il portafogli. Li conosco, io non li faccio entrare nel negozio e dico ai clienti di stare attenti quando escono – dice un vicino pellettiere – Il loro punto di ritrovo è un fondo di distributori automatici qui vicino: si drogano, spacciano, cercano prede facili. Fanno la spola tra via dei Cerchi e Borgo dei Greci, le strade strette agevolano".
"La notte tra il 28 e il 29 hanno rotto la vetrina con un tombino: dalla telecamera abbiamo visto che erano in tre – denuncia Karim Alshalabi, calzolaio di via de’ Cerchi –. Ci hanno messo 40 minuti andando e tornando a più riprese".
"Poi – prosegue nel racconto – alle 2,30 ci sono riusciti, uno andato dritto alla cassa dove c’erano solo 5 euro. Così ha girato le stanze per mezzora buona per scegliere cosa rubare, ma si è accesa una luce automatica si è spaventato ed è scappato. Davanti c’è una discoteca ma nessuno si è accorto di nulla".
"Guarda questa cicatrice – mostra la guancia Roberto Pereira, che lavora in un’osteria vicino – Ero uscito verso le 20,30 e avevo le cuffie. Hanno provato a rapinarmele, ho opposto resistenza e mi hanno sfregiato con un coltello".