REDAZIONE FIRENZE

Scommessa saldi, ultima speranza

Via ai ribassi, ansia commercianti "Questa è l’unica nostra possibilità"

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Spesa quasi dimezzata, quest’anno, per i saldi estivi al via da oggi. Ma nonostante ciò i commercianti ci sperano. Sperano che le svendite possano rimettere in piedi gli affari e generare un po’ di liquidità in modo da liberare i magazzini pieni di invenduto e mettersi in regola con il pagamento dei canoni di locazione. Quest’anno i ribassi estivi sono un po’ una scommessa e l’ultima possibilità per far quadrare i conti. Anche se la stima previsionale dell’ufficio studi di Confcommercio non è delle migliori: secondo l’indagine sei famiglie toscane su dieci acquisteranno capi scontati per un massimo di 138 euro (60 euro pro capite). Tre euro in più rispetto alla media calcolata a livello nazionale, ma addirittura il 40% in meno rispetto alle 230 euro spese nell’estate 2019.

In totale, il valore complessivo dei saldi in Toscana secondo la Confcommercio dovrebbe aggirarsi intorno a 137 milioni di euro, dei quali oltre 37 milioni nella sola provincia di Firenze. Un dato al quale andrà aggiunta la spesa dei non residenti, ovvero di chi arriva da noi per motivi di lavoro, studio o vacanza. Ed è prevedibile che la mancanza dei turisti stranieri si farà sentire, visto che sono tra i clienti più affezionati dei negozi di moda.

"Le stime previsionali non ci stupiscono, purtroppo: c’era da aspettarselo che i fiorentini avrebbero fortemente ridimensionato il budget viste le preoccupazioni per il futuro e per un autunno che sarà di sicuro caldo sul fronte occupazionale - commenta la presidente regionale della Federazione Moda Italia Confcommercio Federica Grassini -, c’è poi da tenere presente che molte famiglie hanno già approfittato degli sconti in queste ultime settimane, visto che in via eccezionale la Regione aveva dato la possibilità di continuare le vendite promozionali". I saldi estivi rappresentano di solito il 12% del fatturato annuo di un negozio di abbigliamento o calzature, ma nell’anno del Covid-19 forse le proporzioni cambieranno. "Anche quest’anno i saldi riporteranno un po’ di voglia di fare shopping ma per far ripartire il settore non basta" prosegue Grassini. "Questa è l’ultima chiamata per le attività che cercheranno, con la partenza dei saldi, di recuperare almeno una piccola parte di liquidità e fatturato persa negli ultimi mesi - sottolinea Lapo Cantini, responsabile Confesercenti Firenze -. Il settore è in ginocchio: alla chiusura per lockdown si è poi aggiunto il calo vendite (-3040 per cento) nei mesi di giugno e luglio con un sostanziale flop delle vendite promozionali finora effettuate. Su quest’ultimo dato ha sicuramente inciso la situazione di grave difficoltà economica e le misure di distanziamento sociale che sicuramente non spingono lo shopping".

Per Giacomo Cioni, presidente Cna Firenze Metropolitana "i saldi, in base alle nostre previsioni, non costituiranno una svolta anche se potranno attenuare una parte delle gravissime perdite subite da commercio e artigianato con vendita al pubblico. Il problema è che mancano i clienti: il turismo è praticamente assente, il pubblico e una parte del privato è ancora in smart working e quindi circolano poche persone mentre le famiglie hanno un basso potere di acquisto"

Rossella Conte