
La presunta sosia di Carla Fredducci fotografata di spalle in Val di Zoldo, area di Belluno La donna ha negato di essere la scomparsa di Sesto
Firenze, 20 agosto 2017 - E’ UN REBUS, la scomparsa di Carla Fredducci, dispersa sulle Dolomiti bellunesi dalla vigilia di Ferragosto. Troppi i tasselli mancanti. Troppi gli interrogativi. Una vicenda densa di domande senza risposta, come ha ammesso ieri lo stesso capo del Soccorso alpino che ha operato nei giorni scorsi Alex Barattin: «Certo – ha commentato – questo è un caso anomalo avendo avuto una chiamata di soccorso e l’indicazione di una zona di ricerca». Eppure nonostante tutto dell’escursionista sestese non è stata trovata alcuna traccia. Un giallo nel giallo poi si è verificato venerdì pomeriggio quando una donna si è presentata in un’agenzia immobiliare di Agordo, sempre nel Bellunese, per chiedere informazioni sulla possibilità di affittare una camera e poi si è allontanata verso la fermata della Dolomitibus. Somigliante, talmente somigliante – corporatura esile, taglio dei capelli, tratti del viso e perfino una parlata dall’evidente accento toscano – alla cinquantottenne di Sesto Fiorentino che qualcuno l’ha fotografata e ne ha segnalato la presenza ad Agordo ai carabinieri che dopo poco l’hanno rintracciata. La donna però, prima di salire sul pullman per Belluno, avrebbe negato di essere l’escursionista dispersa, fornendo diverse generalità ma non i documenti per dimostrarla: ai militari dell’Arma infatti la donna avrebbe detto di averli lasciati nell’albergo in cui era alloggiata.
