Palazzuolo sul Senio, 24 giugno 2021 - Il fascicolo della procura è senza indagati e senza ipotesi di reato. Le ricostruzioni verranno valutate, ma la vicenda del bambino scomparso e ritrovato resta densa di misteri e suggestioni su come un bimbo di 21 mesi abbia potuto camminare così tanto e sopravvivere due notti al freddo e agli animali selvatici.
Anche il fratellino una volta si allontanò ma fu ritrovato subito
Questi bambini sono soliti seguire i genitori anche nella conduzione delle capre lungo più sentieri che si dipartono dalla sterrata principale e si incrociano per centinaia di ettari. Plausibile che Nicola, con la luna piena, abbia seguito una di queste vie da pastori e poi si sia smarrito, zigzagando tra prati e foresta, forse dormendo al riparo di edifici rurali abbandonati.
Succhi di frutta e sorrisi, il ritorno a casa
Il punto del ritrovamento è una scarpata ripida che ha un sentiero percorribile da cui si accede a un vallone e poi a pascoli: potrebbe esser provenuto da là, aver tentato di raggiungere dal basso - anziché caderci - la strada carrabile che corre sopra e che per due giorni è stata molto transitata da veicoli e persone, che anche lui può aver visto.
"Mamma... gnam gnam..." le parole del piccolo
La distanza coperta, almeno 3 km in terreno impervio, è comunque enorme per l'età e le forze fisiche disponibili per un bimbo di 21 mesi, tanto più che di notte a circa 1000 metri di altitudine le temperature, pur in estate, calano, c'è escursione termica. È certo invece che Nicola abbia camminato indossando scarpe, sandali da bambino, le stesse calzature con cui sarebbe stato messo a dormire verso le 18 - così raccontava il padre Leonardo - del 21 giugno, successivamente ha saputo uscire dalla casa, riuscendo a raggiungere ed aprire la porta.
Il ricovero al Meyer, una notte tranquilla
Poi, all'aperto, ha sfruttato l'ultima luce del giorno, peraltro il 21 giugno è quello più lungo dell'anno, quindi si è perso nel buio. I carabinieri hanno inviato tutti gli atti alla procura che ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati.
Viene escluso quello di abbandono di minore perché al momento non si ravvisa il dolo di nessuno. Gli accertamenti dovrebbero essere trasmessi anche alla procura dei minori per valutare, sotto l'aspetto civilistico, eventualmente, se del caso, azioni a tutela del minore.
«C'è stato un momento in cui la sera del 22 giugno tutti pensavamo al peggio, poiché nelle ricerche nulla accadeva nonostante l'impegno eccezionale: e cioè pensavamo al pericolo che gli animali selvatici, lupi, cinghiali, avessero fatto qualcosa a Nicola», ha rivelato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, alla cerimonia in cui ha consegnato il Pegaso della Regione al sindaco Gian Piero Philip Moschetti, al giornalista Giuseppe Di Tommaso ed al luogotenente dei carabinieri Danilo Ciccarelli che ha recuperato il piccolo disperso.