Firenze e Pisa, 26 febbraio 2024 – Non c’è stata mediazione e per questo la polizia sarebbe intervenuta coi manganelli durante le manifestazioni di venerdì scorso a Pisa e a Firenze. Lo ha riferito il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi durante la sua informativa in Consiglio dei Ministri a Roma.
"Sia a Firenze che a Pisa, gli incidenti sono avvenuti in presenza di manifestazioni in cui i partecipanti hanno tentato di superare lo sbarramento delle forze di polizia a tutela di obiettivi sensibili. A Firenze i manifestanti hanno preavvisato la questura circa l'iniziativa solo 24 ore prima del suo inizio. Durante lo svolgimento del corteo, dopo aver acceso numerosi fumogeni e imbrattato un esercizio commerciale, hanno cercato di raggiungere il Consolato Generale USA, già oggetto di attentato incendiario in data 2 febbraio scorso, non rispettando quanto comunicato in sede di preavviso in merito al luogo di conclusione della manifestazione. In tale tentativo, i manifestanti hanno provato più volte a sfondare il cordone di sicurezza posto a protezione dell'obiettivo sensibile”
“Per la manifestazione di Pisa – ha aggiunto Piantedosi – non era stato presentato alcun preavviso alla questura, che, avendone avuta notizia, ha cercato più volte di contattare gli organizzatori per ottenere informazioni in merito al tipo di iniziativa che sarebbe stata svolta e al relativo percorso ma invano”.
"Gli stessi manifestanti, durante lo svolgimento del corteo – ha proseguito Piantedosi – non hanno voluto fornire indicazioni su dove fossero diretti e si sono sottratti ai reiterati tentativi di mediazione da parte di personale della Digos, provando, nonostante gli ammonimenti da parte del dirigente del servizio e la richiesta espressa e ripetuta di non dirigersi in Piazza dei Cavalieri, di forzare il blocco delle Forze di polizia e venendo volutamente a contatto con i reparti mobili”
Piantedosi ha poi parlato alla trasmissione Cinque Minuti, su Rai Uno. "Cosa è successo nelle manifestazioni di Pisa e Firenze è ancora prematuro dirlo, perché dobbiamo anche affermare il diritto delle forze di polizia a non subire processi sommari, si vedrà. Dall'anno scorso ad oggi abbiamo avuto quasi 13 mila manifestazioni, solo dal 7 ottobre 1070, la percentuale in cui si è verificata qualche criticità è poco più dell'1%. Determinante il rispetto della prescrizione di non andare oltre al limite stabilito"