
Una nuova scoperta dei volontari del Gamps di Scandicci. Gli ‘acchiappafossili’ hanno trovato denti di una nuova specie di pesce. E’ il primo ritrovamento al mondo che gli scienziati possano esaminare. Si tratta di un pesce cartilagineo, una specie che fino a oggi non era stata mai identificata. "In virtù del suo scarso grado di mineralizzazione – racconta il presidente del Gamps Simone Casati – lo scheletro di questi pesci ha bassissime opportunità di conservarsi. Fortunatamente, però, rimpiazzano in continuazione i denti, e il fosfato di calcio che li compone è tra i materiali più resistenti. Questi caratteri rendono la fossilizzazione dei denti relativamente frequente (seppure improbabile)". Le colline toscane (nel Pliocene erano una fossa oceanica) sono tra le regioni del mondo in cui il ritrovamento di denti fossili di squali e razze è più frequente.
Grazie al ritrovamento del Gamps c’è una nuova specie che va ad aggiungersi a quelle già scoperte dagli studiosi. Lo studio dei denti fossili ritrovati a Campagnatico (Grosseto) e Certaldo, ha portato alla descrizione di una nuova specie di razza, la Nebriimimus wardi, che nuotava in Toscana 4 milioni di anni fa. Questi denti sono caratterizzati da una forma particolare che permette di distinguerli da tutte le altre razze viventi ed estinte a oggi note, ricordando invece la dentizione dell’attuale squalo nutrice. La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Paläontologische Zeitschrift, è il frutto della collaborazione tra l’Università di Pisa (Alberto Collareta e Marco Merella), il Gamps di Scandicci (Simone Casati ed Andrea di Cencio) e l’istituto di ricerca belga Elasmobranch Research Belgium (Frederik Mollen). I denti fossili sono conservati in parte al museo di storia naturale dell’Università di Pisa e il museo del Gamps di Badia a Settimo.
Fabrizio Morviducci