.di Pietro Mecarozzi
Una lite tra le mura domestiche, iniziata per futili motivi, si è trasformata in un dramma. Lo scontro, avvenuto intorno alle 22 di mercoledì sera in zona Campo di Marte, ha visto come protagonisti un uomo e il suo figliastro, che ha avuto la peggio. Il 26enne è infatti attualmente in terapia intensiva, dopo aver perso i sensi a seguito di una pressione forzata e duratura dell’avambraccio sul collo. Le condizioni sono gravi ma stabili.
Tutto nasce da un diverbio tra il giovane e il compagno della madre (in quel momento non presente in casa): le cause dello scontro sono ancora al vaglio della polizia, che con le sue volanti è intervenuta sul posto.
Quello che è certo è che gli attriti, in quella casa, non erano una novità. Tra il ragazzo e l’uomo non scorreva buon sangue, anche complice una situazione familiare complessa e articolata.
A iniziare la colluttazione sarebbe stato il ragazzo – rientrato in casa in stato di alterazione –, che si scagliato sul patrigno: entrambi sono finiti a terra, dove sono continuate le botte, finché il giovane non è stato bloccato e immobilizzato con una stretta all’altezza del collo.
L’uomo, forse non rendendosi conto della forza impressa in quella morsa, poco dopo ha visto il 26enne scivolare a terra privo di sensi. Immediata è stata la chiamata alla forze dell’ordine, intervenuti in contemporanea con un’ambulanza che ha soccorso il ragazzo, lo ha intubato e lo ha portato di corsa all’ospedale di Careggi.
La prognosi è riservata, mentre il patrigno è stato denunciato per lesioni gravissime dalla polizia che sta ricostruendo la dinamica di quanto accaduto. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti è finito anche il contesto famigliare, secondo le prime ricostruzioni, inquinato da continue discussioni che avrebbe fatto da detonatore anche per quest’ultima sfortunata rissa