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Scoppia lite in casa con il patrigno Venticinquenne in terapia intensiva

Il giovane avrebbe attaccato per primo il compagno della mamma. L’uomo per difendersi avrebbe stretto il braccio attorno al collo, facendogli perdere i sensi. Il ragazzo è stabile, ma in condizioni gravi.

Scoppia lite in casa con il patrigno Venticinquenne in terapia intensiva

.di Pietro Mecarozzi

Una lite tra le mura domestiche, iniziata per futili motivi, si è trasformata in un dramma. Lo scontro, avvenuto intorno alle 22 di mercoledì sera in zona Campo di Marte, ha visto come protagonisti un uomo e il suo figliastro, che ha avuto la peggio. Il 26enne è infatti attualmente in terapia intensiva, dopo aver perso i sensi a seguito di una pressione forzata e duratura dell’avambraccio sul collo. Le condizioni sono gravi ma stabili.

Tutto nasce da un diverbio tra il giovane e il compagno della madre (in quel momento non presente in casa): le cause dello scontro sono ancora al vaglio della polizia, che con le sue volanti è intervenuta sul posto.

Quello che è certo è che gli attriti, in quella casa, non erano una novità. Tra il ragazzo e l’uomo non scorreva buon sangue, anche complice una situazione familiare complessa e articolata.

A iniziare la colluttazione sarebbe stato il ragazzo – rientrato in casa in stato di alterazione –, che si scagliato sul patrigno: entrambi sono finiti a terra, dove sono continuate le botte, finché il giovane non è stato bloccato e immobilizzato con una stretta all’altezza del collo.

L’uomo, forse non rendendosi conto della forza impressa in quella morsa, poco dopo ha visto il 26enne scivolare a terra privo di sensi. Immediata è stata la chiamata alla forze dell’ordine, intervenuti in contemporanea con un’ambulanza che ha soccorso il ragazzo, lo ha intubato e lo ha portato di corsa all’ospedale di Careggi.

La prognosi è riservata, mentre il patrigno è stato denunciato per lesioni gravissime dalla polizia che sta ricostruendo la dinamica di quanto accaduto. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti è finito anche il contesto famigliare, secondo le prime ricostruzioni, inquinato da continue discussioni che avrebbe fatto da detonatore anche per quest’ultima sfortunata rissa