ROSSELLA CONTE
Cronaca

"Scorta alle ambulanze". I volontari scarseggiano. Turni di notte a rischio

Le frequenti aggressioni durante gli interventi stanno decimando il personale. Ceccherini (Misericordia): "Servizio essenziale sempre più difficile da garantire".

Le frequenti aggressioni durante gli interventi stanno decimando il personale. Ceccherini (Misericordia): "Servizio essenziale sempre più difficile da garantire".

Le frequenti aggressioni durante gli interventi stanno decimando il personale. Ceccherini (Misericordia): "Servizio essenziale sempre più difficile da garantire".

di Rossella ConteFIRENZEPiù controlli e, in alcune zone, una sorta di scorta per i soccorritori. Sono le richieste del mondo del volontariato. I recenti episodi di violenza, tra cui l’aggressione a due operatori della Croce Rossa durante un intervento, pongono nuovamente sotto i riflettori una realtà sempre più difficile da ignorare: la crescente incidenza di aggressioni al personale che lavora di notte. Il presidente del coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina, Andrea Ceccherini, ha sottolineato come la sicurezza dei soccorritori sia una questione sempre più urgente. "Non possiamo più ignorare il timore che spinge i volontari a evitare i turni notturni", dice Ceccherini. Che aggiunge: "Molte delle aggressioni non arrivano alla cronaca, ma sono una realtà quotidiana per chi lavora sulle ambulanze. Le forze dell’ordine fanno il possibile, ma nella realtà i primi a intervenire sono sempre i volontari con le ambulanze. Serve una riflessione seria su come garantire maggiore sicurezza a chi opera in strada, perché il rischio è che questo servizio essenziale diventi sempre più difficile da garantire".

Giovanni Ghini, presidente della Fratellanza Militare Firenze, ha messo in evidenza un altro aspetto preoccupante: "Il numero di episodi di violenza sta superando la capacità di risposta delle autorità". Secondo Ghini, sarebbe necessario che, in alcune zone critiche della città come la stazione e le Cascine, di notte un’auto delle forze dell’ordine partisse insieme all’ambulanza per garantire maggiore sicurezza. Gli episodi più frequenti di violenza avvengono proprio durante i turni notturni, quando la difficoltà di gestione delle persone in stato di alterazione è più alta.

Giacomo Paoletti, presidente della Misericordia di San Pietro Martire di Campo di Marte, ha confermato che "ogni notte è un’incognita. Non si sa mai cosa si può incontrare durante un intervento". Anche Alberto Locchi, capogruppo di Forza Italia in Palazzo Vecchio, nonché storico volontario, ha voluto esprimere il suo allarme riguardo alla situazione: "Chi lavora sulle ambulanze sta svolgendo un servizio straordinario, ma il rischio di aggressioni sta diventando una realtà quotidiana. I volontari sono sempre più intimiditi da episodi che spesso sono legati a disagi psichici e abusi di alcol o droghe". La preoccupazione crescente è che queste difficoltà stiano mettendo a rischio non solo l’incolumità dei soccorritori, ma anche la capacità di garantire un servizio essenziale per la comunità. L’appello è chiaro: è necessario un intervento deciso per garantire maggiore sicurezza ai volontari e agli operatori sanitari.