Firenze, 11 novembre 2023- Si è tenuta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio la 40esima edizione degli Scudi di San Martino, l’iniziativa voluta dall’omonimo Istituto che ogni anno, dal 1983, assegna dei riconoscimenti alle persone e gli enti che si sono distinti in particolari attività di solidarietà, altruismo e coraggio. L’Istituto fiorentino è stato fondato 40 anni fa, tra gli altri, da Roberto Lupi. “Quando abbiamo fondato l’Istituto Scudi di San Martino - dichiara Lupi - non avremmo mai pensato che la nostra realtà sarebbe stata capace di acquisire questa importanza in Italia ed Europa. L’idea dell’Istituto mi è nata dopo aver partecipato ad un corso della Protezione Civile francese a Parigi. Pensai che fosse necessario trovare il modo migliore di celebrare coloro che si impegnano per il prossimo, serviva una cerimonia che facesse conoscere a tutti queste storie di solidarietà e coraggio. In questi 40 anni abbiamo premiato tantissime persone e istituzioni: dai vigili del fuoco di Chernobyl e di New York (rispettivamente all’indomani del disastro nucleare del 1986 e degli attentati dell’11 settembre 2001) a Madre Teresa di Calcutta. Siamo cresciuti molto ed abbiamo delegazioni in Europa, Asia e Stati Uniti. Ci impegniamo anche noi in opere di solidarietà: con il ‘Mantello di San Martino’ doniamo generi alimentari alle persone più svantaggiate. Serviva un simbolo importante per festeggiare questo traguardo, per questo abbiamo voluto un annullo postale che è stato apposto sulla cartolina realizzata per la cerimonia di quest’anno”.
Una Commissione presieduta ogni anno da un’alta personalità, nel 2023 dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt, sceglie le personalità e gli enti da premiare con i Diplomi di Benemerenza, gli Scudi di Bronzo e d’Argento. L’Istituto è dedicato al Santo simbolo di solidarietà e forza: San Martino di Tours. Il gesto di San Martino, rappresenta una delle più esaltanti immagini di solidarietà umana, ha ispirato il Maestro Brandimarte, noto artista fiorentino definito “Il Secondo Cellini”, che ha coniato un prezioso calco con il quale furono e continuano ad essere forgiati gli scudi in argento raffiguranti l’immagine di San Martino a cavallo nell’atto di tagliare il proprio mantello per farne dono al povero bisognoso. Ogni anno viene scelto un artista che realizza una cartolina celebrativa dell’evento. Per il 2023 l'Istituto ha scelto il celebre designer e artista Luigi Serafini che ha realizzato una sua interpretazione di San Martino. Serafini ha collaborato con registi quali Franco Zeffirelli e Tim Burton ed è noto per aver messo appunto il Codex Seraphinianus (un vero e proprio linguaggio creato dall’artista). Durante la cerimonia è stato emesso un annullo filatelico creato apposta da Poste italiane per celebrare il 40esimo dell’Istituto, che è stato apposto sulla cartolina celebrativa disegnata da Serafini. Altro momento significativo della cerimonia degli Scudi di San Martino è stato il passaggio del Calco con cui vengono realizzati i premi-scudi che ogni anno viene custodito da un ente diverso. Questa mattina il Calco è stato consegnato dal Prof. Giorgio Calcagnini, Magnifico Rettore dell’Università di Urbino, all’On. Fabio Massimo Castaldo già Vice Presidente del Parlamento Europeo che porterà il Calco presso il Parlamento Europeo. Sono stati premiati 22 esempi di altruismo tra singoli ed enti. Tra i premiati si segnalano il sindaco della città polacca di Przemysl Wojciech Bakun, la nave San Marco della Marina Militare, Mattia Aguzzi (il giovane torinese che ha salvato al volo un bambino caduto dal balcone della sua abitazione), Alessandro Dioni (16enne aretino che ha salvato un uomo da un arresto cardiaco) e Vito Bugliarello (che ha ricevuto un premio alla memoria, il 35enne siracusano ha perso la vita salvando delle persone che stavano affogando). Numerose le autorità presenti: Luca Miliani, Presidente del Consiglio comunale fiorentino, Roberto Lupi, Presidente e fondatore dell’Istituto Scudi di San Martino, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare l'ammiraglio Enrico Credendino, il questore di Firenze Maurizio Auremma, il Generale di Corpo d'Armata (Aus. Rich.) Massimo Panizzi (Comandante dell’Istituto Geografico Militare), il Comandante della Scuola Marescialli di Firenze Pietro Oresta, il Console generale di Francia Guillaume Rousseau e Lucie Calderon Cressent (Presidente del Gran Premio Umanitario di Francia e delegata permanente dell’Unesco).
Gli insigniti della 40esima edizione
Diplomi di Benemerenza Anastasia Rubio Betancourt. Motivazione: dalla volontà di una giovane donna e dall'unione di 250 volontari la sua associazione è nata spontaneamente nel marzo 2020 per rispondere alla precarietà causata dalla prima ondata di Covid-19 e all'indebolimento dell'accesso ai bisogni vitali. Durante la sua attività LINKAID ha offerto assistenza nella fornitura e distribuzione di cibo verso i più bisognosi, ad assistenza per la salubrità delle abitazioni, ha promosso e sostenuto attività di educazione scolastica ed integrazione sociale e professionale in Francia e all'estero anche grazie all’ausilio di mezzi audiovisivi. Le azioni di Linkaid fino ad oggi sono state: aiuti alimentari, distribuiti tra maggio 2020 e agosto 2021, 9.4 tonnellate di cibo a beneficio di 1506 persone attraverso la distribuzione di cestini della spesa giornalieri (materie frutto di imprese invendute, ristorazione solidale e donazioni). Inviati buoni spesa del valore di (€50) alle famiglie le cui case non sono state accessibili ai mezzi di distribuzione, adozione a distanza della durata di 1 o 2 mesi tra una famiglia aiutante e una famiglia in difficoltà. È stato fornito sostegno alimentare e finanziario durante il lockdown a persone straniere che si sono trovate bloccate sul territorio francese con poche risorse e hanno vissuto per diversi mesi in condizioni precarie. Oggi, Anastasia porta la sua azione oltre il territorio francese aiutando i bambini di strada a Bogotà e promuovendo la democrazia, il diritto a un ambiente sano e l’accesso a un'istruzione di qualità, sia in Francia che all'estero sino in America Latina. Per onorare il coraggio, la generosità e l'entusiasmo di questi giovani che si preoccupano della sofferenza degli altri, che si organizzano e si impegnano nel volontariato e per incoraggiare Anastasia e tutti questi volontari, il GPHF l'ha onorata con la sua Targa D'Oro. Agente Pantaleo Salvatore. Motivazione: Pantaleo Salvatore è un agente della Polizia Penitenziaria originario di Montale, mentre si trovava fuori Servizio e durante il proprio tempo libero è prontamente intervenuto nel lieto tentativo di trarre in salvo delle persone scorte all’interno di una abitazione colpita da un incendio. Pantaleo, accortosi delle fiamme divampate all’interno di in una villetta di Follonica si è ravveduto dell'emergenza ed è prontamente accorso, unitamente ad ulteriori quattro cittadini riuscendo, tra l’altro, a soffocare le fiamme e favorire il successivo intervento delle forze d’emergenza. Granatiere Tommaso Armillei. Motivazione: II Granatiere Tommaso Armillei durante un periodo di licenza nella notte del 31 ottobre 2022, mentre passeggiava in località Giardini del Giglio (TR), veniva attirato dalla presenza di un soggetto armato di coltello che minacciava di togliersi la vita. Senza indugio, si avvicinava per cercare di parlare con l'uomo nel tentativo di riportarlo alla ragione, ma quest'ultimo perseverando nel suo intento, minacciava il militare stesso e alcuni passanti, nel frattempo sopraggiunti, attirati dall' insolita agitazione. Ad un certo punto, in un atto di straordinaria lucidità e coraggio, senza la minima esitazione, il Granatiere ARMILLEI si lanciava sul soggetto ormai delirante, riuscendo ad immobilizzarlo e disarmarlo, nonostante la sua aggressività e i ripetuti tentativi di divincolarsi, ponendolo in posizione di sicurezza mediante il ricorso alle tecniche del Metodo di Combattimento Militare apprese durante l'addestramento, ristabilendo la calma fino all'arrivo delle Forze dell'Ordine. Deval Gadhvid. Motivazione: La dottoressa Deval Gadhvi è un medico dello stato del New Jersey esperta nell'esecuzione di esami e nel trattamento delle malattie nella medicina interna. Durante l’anno 2015, a soli 39 anni, la vita della dottoressa Gadhvi ha preso una svolta drammatica quando le è stato diagnosticato un cancro al seno al 3° stadio. Il caregiver era ora il paziente che lottava per la sopravvivenza. Sposata con 2 figli piccoli, il suo futuro era segnato dall'incertezza. Dopo una doppia mastectomia e una chemioterapia, ora è in remissione e ha trovato una nuova missione nella vita. È la fondatrice di "Let's Save Ma", un'organizzazione senza scopo di lucro progettata per aumentare la consapevolezza sul cancro al seno e fornire screening gratuiti per le donne nei piccoli villaggi vulnerabili dell'India. L'anno scorso, il team ha eseguito 1.080 mammografie. Il doppio dell'anno prima salvando, di conseguenza, la vita di numerose donne colpite da tumori. Reti di Solidarietà dei Quartiere di Firenze. Motivazione: La rete di solidarietà è un servizio reso sul territorio fiorentino, che offre prestazioni e informazioni utili ai cittadini in difficoltà, avvalendosi dei propri volontari, associazioni di volontariato, dei servizi sociali e delle Istituzioni. È uno spazio per condividere idee e proposte con la finalità di migliorare la qualità di vita nei quartieri, attraverso la creazione di una rete di solidarietà. Le attività svolte sono molteplici: compagnia domiciliare e telefonica, commissioni e spesa a domicilio, accompagnamento per passeggiate, spesa e visite mediche, sviluppo di pratiche burocratiche, consegna pacchi alimentari, attività di socializzazione, prenotazione e ritiro analisi, consegna di farmaci, informazioni sui servizi sociali territoriali, informazioni per la ricerca del lavoro e dell’alloggio, distribuzione pacchi alimentari, vestiario e medicinali. Tutti questi servizi sono gratuiti, offerti dai volontari tutto l’anno. La loro spontanea e sentita generosità verso la collettività, nonché la capacità organizzativa hanno consentito nei mesi particolarmente duri a causa della pandemia da Covid 19, di aiutare centinaia di persone fragili, valorizzando nel migliore dei modi il sentimento di solidarietà proprio alla nostra comunità. Questi volontari sono punti di riferimento costanti per la collettività, schierati verso lo stesso obiettivo, mossi dai medesimi sentimenti: far capire alla comunità di avere la certezza di non essere soli supportando le fasce più deboli della popolazione. L’associazionismo e il volontariato sono valori a cui non possiamo rinunciare e il servizio della Rete di Solidarietà dei Quartieri è particolarmente prezioso. Squadra Operativa e Personale SAF Comando VV Pesaro. Motivazione: Un uomo di 78 anni cadde in un pozzo nel campo vicino a casa sua ad una profondità di circa nove metri, si trovava immerso nell’acqua e riusciva a tenersi a galla reggendosi ad una corda. L’uomo era allo stremo delle forze, più passavano i minuti e più l'anziano correva il rischio di affogare, tenuto conto che la bassa temperatura dell’acqua lo stava accompagnando verso l’ipotermia. La vita della persona era appesa ad un filo, il recupero non era semplice. La tempestività, la determinazione, la tenacia, l’ingegno, la preparazione e il lavoro di squadra, del personale VV.F. intervenuto, con il supporto di unità SAF, sono stati determinanti per il recupero in sicurezza del malcapitato che è stato subito affidato alle cure dei sanitari i quali, dopo averlo stabilizzato, ne hanno disposto l’immediato trasferimento all’ospedale di Pesaro. Caritas Parrocchiale S. Maria a Quarto e Centro Ascolto (Firenze). Motivazione: L'operatività della Caritas parrocchiale si svolge presso i locali sottostanti la nuova Chiesa della Pentecoste, con assistenza a 75 nuclei familiari per complessive 259 persone. La raccolta alimentare viene effettuata presso il Banco Alimentare della Toscana, a seguito di convenzione con il fondo di aiuti europei agli indigenti, e tramite iniziative di raccolta libera in Parrocchia e presso Centri commerciali; in caso di carenza di prodotti, la Caritas Parrocchiale provvede all'acquisto diretto con utilizzo di fondi provenienti da donazioni di privati ed enti. Oltre alla distribuzione di generi alimentari e vestiario, l'assistenza si è estesa, particolarmente in questi ultimi difficili periodi, ad interventi di aiuto nel pagamento di canoni di affitto ed utenze. Da inizio 2020 è inoltre attivo un Centro d'ascolto per un colloquio personale con i vari assistiti al fine di comprendere e valutare meglio le singole esigenze; tramite ilCentro Ascolto sono stati ultimamente erogati contributi di sostegno al reddito, dopo specifiche istruttorie attuate con il Fondo Diocesano di Solidarietà ed utilizzando gli importi deliberati e messi a disposizione dal Fondo stesso per ciascuna posizione. Carina Moise. Motivazione: Carina Moise, instancabile volontaria, si è distinta nel reperimento, distribuzione e trasporto di cibo, vestiario e medicinali in occasione dell’esodo di migliaia di famiglie in fuga dall’Ucraina. Successivamente, assieme ad una delegata dell’Istituto, si è recata a PUNESTI Vrancea in Romani dove ha effettuato la distribuzione a favore bambini in orfanatrofi gestiti alla meglio da volontari e di tante famiglie che versano in condizioni molto disagiate al limite dell’indigenza. Il Sindaco del luogo Popa GHEORGHE ha ringraziato pubblicamente dell’intervento, auspicando per il futuro un intervento dell’Istituto Scudi di San Martino. Scudi in Bronzo Maurice Collin. Motivazione: Dopo 30 anni di pediatria a Grenoble, decise di dedicarsi come volontario ai più poveri del mondo. Sono passati ormai più di 20 anni da quando ha creato l'associazione “Santé et Développement International” affinché gli aiuti ai paesi poveri non siano, i soldi dei poveri dei paesi ricchi che vanno ai ricchi dei paesi poveri, dobbiamo andare sul campo per evitare insidie e avviare un'azione con persone fidate. Come medico, ha svolto numerose azioni in Madagascar. Citiamo in particolare: il trattamento dei bambini idrocefalici. Quasi 3.000 operati con successo. 'invio di 12 generatori per dialisi renale; dotare un Dipartimento di Medicina Nucleare di una gamma camera; la formazione a Lione di un medico malgascio in trapianto di cornea. Ha seguito più di 100 progetti per l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. Nominato Cavaliere dell'Ordine Nazionale del Madagascar nel 2003, è stato promosso Ufficiale nel 2012. Ha contribuito allo sviluppo dell'arteterapia pittorica e musicale all'interno del reparto di oncologia dell'Ospedale Universitario di Grenoble. Ha contribuito a creare un sistema di comunicazione utilizzando pittogrammi per bambini con handicap mentale. Nominato Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore nel 2001, è stato onorato quattro volte nell'ambito del programma "Honour in Action": trapianti di cornea, scolarizzazione dei bambini pigmei nel Sud Kivu, azione contro l'analfabetismo nelle carceri di Grenoble, sostegno per la Francofonia. Antonio Addesse, Rosario Calandrino, Francesco Cistriani, Marco Segati. Motivazione: Militari impiegati nell'ambito dell'emergenza maltempo che ha colpito l'Emilia Romagna nel mese ci maggio 2023, con il loro coraggio e spirito di sacrificio, hanno contribuito in modo fondamentale alle delicate attività di soccorso, consentendo il salvataggio di numerose persone in pericolo. Le complesse operazioni di ricerca e recupero, svolte in uno scenario operativo caratterizzato da costanti rischi per l'incolumità personale, si protraevano senza sosta fino al termine delle condizioni emergenziali. Giulio e Carlotta Gambinossi. Motivazione: Giulio Gambinossi, 56 anni, ex commerciante di Firenze ora musicista a Prato, e la figlia Carlotta, 20 riescono a scorgere a distanza una donna e due ragazzine semicoperte alla visuale dagli scogli che annaspano tra le onde nel mare agitato nella spiaggia libera di Castiglione della Pescaia. Giulio e sua figlia, super sportiva, entrambi in possesso del brevetto di assistente bagnante si tuffano raggiungendo velocemente le tre bagnanti in difficoltà cercando di rassicurarle ma all’improvviso si è creato un vortice a ridosso degli scogli, spingendoli sott’acqua. Il momento del contatto tra la persona da soccorrere e il soccorritore è decisivo e pericoloso: chi è in difficoltà, annaspa, prova a prendere al collo chi gli sta portando aiuto. Giulio afferra la ragazzina, Carlotta si dirige verso la signora, dietro arriva una terza persona che punta la più grande. Il loro intervento favorisce l’arrivo dei successivi soccorsi. Saverio Luce. Motivazione: Il Maresciallo seconda Classe Luce Saverio è un Sottufficiale dell’Aeronautica Militare in possesso di elevatissime qualità umane e professionali. Durante il proprio mandato presso la Task Force Air "Black Storm" impiegata in operazioni in Romania, ha compiuto un atto eccezionale, evidenziando straordinario altruismo e totale solidarietà in un'evidente situazione di emergenza. Durante il 4 giugno 2022, il Sottufficiale si è reso protagonista di un intervento di soccorso in mare quando, libero dal Servizio, veniva richiamato dall'evidente agitazione di una donna presente sulla battigia di Costanza, per poi notare la presenza in acqua di una persona che palesava difficoltà natatorie. Senza esitazione, ed in presenza di avverse condizioni meteo, il Militare si lanciava in acqua per intervenire nel tentativo di salvare l'uomo in difficoltà, riuscendo, nonostante la presenza di una consistente corrente marina contraria, a raggiungere il malcapitato, giunto ormai al limite delle proprie capacità di sopravvivenza. Grazie alle prestanti doti fisiche ed alle azioni di soccorso messe in atto, riusciva a mantenere l'uomo a galla, ad avvicinarsi alla riva e ad assicurarlo ai successivi interventi dei soccorritori e sanitari rumeni sopraggiunti in loco. Agenti Rocco Salerno e Giovanni Pio Gangai. Motivazione. L’equipaggio di una volante della Questura di Lodi, composto dall'agente scelto Rocco Salerno e dall'agente Giovanni Pio Gangai, veniva inviato dalla sala operativa in località Lodi - Riolo, in seguito alla segnalazione di un veicolo che, per due volte. si era sottratto alla richiesta di controllo. I due operatori riuscivano a intercettare l'autovettura segnalata ma il conducente del veicolo, ignorando l'ordine di arresto della pattuglia, continuava la sua folle corsa, incurante del pericolo provocato dalla propria condotta alla guida. L'impegnativo inseguimento si protraeva fino ad un violento urto con l’autovettura inseguita. L'agente scelto Salerno rimaneva duramente colpito, mentre l'agente GANGAI inseguiva il conducente che nel frattempo era a sceso dal veicolo e fuggiva a piedi, seguito, a breve distanza, anche dal dolorante agente scelto Salerno.I1 fuggitivo, tallonato dagli agenti e giunto al termine di un ponte, deviava verso l'argine dell'Adda e, raggiunta la sponda, si gettava nelle acque del fiume; qualche istante dopo tuttavia a causa della forte corrente, veniva trascinato verso valle ed iniziava ad annaspare ed a chiedere aiuto. L'agente scelto Salerno si liberava quindi dell'equipaggiamento e di parte degli indumenti e, affidatili al collega, si tuffava nel fiume; dopo aver nuotato per diversi metri, cercando di contrastare la corrente, raggiungeva l'uomo in difficoltà, il quale ormai faticava a riemergere dall'acqua; dopo averlo afferrato, lo riconduceva verso riva dove, insieme all'agente Gangai, riusciva a trarlo in salvo, issandolo sulla sponda. Gli Agenti eseguivano immediatamente le prime manovre di rianimazione; in particolare, l'agente scelto Salerno praticava la rianimazione cardiopolmonare con insufflazione d'aria, riuscendo a ripristinare il ritmo cardiaco e la funzionalità respiratoria del malcapitato che riprendeva così conoscenza. L’uomo, cittadino del Marocco, è stato successivamente arrestato. Al termine del loro intervento, gli agenti Gangai e Salerno, sono stati sottoposto alle cure ospedaliere per i traumi riportati. Scudi in Argento Vito Bugliarello (Scudo alla memoria). Motivazione: Si chiamava Vito Bugliarello, di Florida, in provincia di Siracusa. Era un perito informatico di 35 anni e non sapeva nuotare. Ma non ci ha pensato due volte quando ha visto due ragazzini che chiedevano aiuto in acqua. Si è fiondato sulla spiaggia della Marchesa, nel Siracusano, ha preso due asciugamani e li ha annodati per cercare di tirare fuori i due giovani. Ma il mare era molto agitato e l’impresa non gli riusciva. Così, Vito è entrato in acqua ed ha lanciato nuovamente la fune. Uno dei due adolescenti è riuscito a prenderla ed è tornato a riva tirando con sé il compagno. Ma ad un certo punto il 35 siciliano non è riuscito a mantenere la presa, il mare l’ha trascinato ed il suo corpo è sparito in mare. Nonostante i tentativi della capitaneria e dei Vigili del Fuoco di trovarlo vivo, non c’è stato niente da fare. Il corpo di Vito è stato trovato senza vita tra gli scogli. Mattia Aguzzi. Motivazione: Ha agito d'istinto e in una manciata di interminabili secondi ha salvato la vita di una bambina precipitata da un palazzo. Il protagonista del gesto è un impiegato di banca, un torinese di 37 anni, Mattia Aguzzi, che ha afferrato al volo una piccola caduta dal quinto piano di un palazzo di via Nizza 389, quartiere Lingotto, a Torino. Sono circa le 10.50 quando la bimba scavalca la ringhiera del balcone e saliva sul cornicione. La scena viene vista da un ragazzo che è affacciato dal palazzo di fronte. Il giovane inizia a urlare disperato alle persone che sono in strada chiedendo aiuto. Tra queste c'è Aguzzi che vive nella zona e che sta andando a comprare il pane con la sua compagna. Le grida attirano l'attenzione della coppia che guarda in alto e vede la scena angosciante. La piccola precipita e a questo punto Mattia interviene. "Quando l'ho vista cadere mi sono messo sulla traiettoria, ho chiuso gli occhi e ho sperato che andasse tutto per il meglio, l'ho bloccata attutendo il colpo e siamo caduti a terra entrambi". Mattia è in ginocchio sul marciapiede, in braccio ha la piccola che inizialmente non dà alcun segno di vita, ma poi inizia a piangere. "E' viva, è viva", ripetono Mattia e la fidanzata, e mentre la donna chiama i soccorsi, in strada scendono la mamma e il padre della bimba. Sono in stato di shock. Alessandro Dioni. Motivazione: Sembrava essere una normale giornata a San Marco, in via Romana, ad Arezzo. Alessandro si trovava lì, seduto su un muretto insieme ad alcuni amici, quando ha improvvisamente sentito un rumore secco, forte. Si è voltato e ha visto un uomo, che poco prima aveva preso per mano un bambino, accasciarsi improvvisamente a terra. Tra le urla di panico delle persone, Alessandro ha fatto ciò che gli adulti non hanno saputo fare: non perdersi d’animo. Si è avvicinato all’uomo e gli ha alzato la maglietta per controllargli il battito cardiaco. Non c’era più. Il dramma era dietro l’angolo. Alessandro si è voltato verso l’ingresso della vicina chiesa e ha chiesto a chiunque se ci fosse un defibrillatore. Qualcuno gli ha risposto dicendo che il parroco della chiesa, don Silvano Paggini, ne aveva lasciato uno accanto alla porta. Subito è corso a prenderlo e ha cominciato il massaggio cardiaco, nonostante non lo avesse mai fatto prima. Racconta: ho capito che l’alternativa era lasciarlo morire. Poi ho fatto allontanare chi c’era ed ho dato la prima scossa. Poi ancora due. Il cuore gli si è fermato tre volte ed è sempre ripartito. Alla terza scossa, il ‘miracolo’. Il cuore è ripartito. Sono arrivati i soccorsi e l’uomo è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso. Ma Alessandro, di fatto, con quel massaggio cardiaco gli ha salvato la vita. “Non avevo mai preso in mano un defibrillatore vero ma era l’alternativa fra la vita e la morte: o provarci o lasciare che un padre di spegnesse tra le mie braccia“. Alessandro non solo ci ha provato, ma ci è riuscito. E anche se lui non vuole essere chiamato eroe, in cuor suo sa di aver salvato una vita. Municipalità di Przemysl Polonia (già premiato ed. 2022). Motivazione: La cittadinanza di Przemysl, con il suo Sindaco Wojciech Bakun si è resa protagonista fin dai primissimi giorni di una straordinaria accoglienza a fronte di un improvviso e imponente afflusso del vicino Paese invaso. Non solo generosità, ma una capacità organizzativa che ha consentito di accogliere fino a 800.000 persone per una città che ne conta circa 60.000 valorizzando la spontaneità popolare di cui sono espressione peraltro magari per una non del tutto consapevole, e per questo ancora più significativa, plurisecolare tradizione di accoglienza per esuli e perseguitati che la Polonia ha come elemento distintivo della sua cultura. Nave San Marco. Motivazione: Per lo spirito di sacrificio e l’umana solidarietà dimostrata dall’Equipaggio di Nave San Marco che, con efficace tempestività, nel corso dell’Operazione Mediterraneo Sicuro si è resa tempestivamente disponibile per fornire l’adeguato supporto alle popolazioni libiche, tragicamente colpite dall’alluvione che, nella notte dell’11 settembre 2023, ha distrutto due dighe e il fiume di fango che ne è scaturito ha inghiottito interi quartieri della città di Derna, nella Cirenaica causandone oltre 12.000 morti e 10.000 dispersi. Dopo un celere approntamento nel porto di Brindisi nell’intero arco notturno, ha immediatamente diretto verso le acque della Libia trasportando le squadre di soccorso e i relativi mezzi della Protezione Civile, Esercito Italiano e dei reparti speciali della Marina Militare quali la Brigata Marina San Marco e il Gruppo Operativo Subacquei. Proprio nell’area citata il personale imbarcato su Nave San Marco ha provveduto a fornire aiuti umanitari nazionali, ad arginare il flusso d’acqua favorendo la ricostruzione delle primarie vie di comunicazione e permettendo di limitare il rischio di diffusione di epidemie dovute al ristagno dell’acqua. Di fatto il personale imbarcato su Nave San Marco è andato ben oltre le specificità e i compiti assegnati supportando anche la popolazione locale, fornendo aiuti logistici e beni primari, riscuotendo piena fiducia e apprezzamento da parte delle autorità e della popolazione locale fortemente provata dalla situazione sanitaria. Maurizio Costanzo