Firenze, 7 marzo 2025 – L’automobile soffre, e non da ieri. La transizione all’elettrico non è ancora sdoganata. Troppo cara l’auto a emissioni zero per ancora larga parte delle famiglie, troppo poche le infrastrutture delle colonnine di ricarica installate o funzionanti. Firenze, però, registra alcuni dati in controtendenza rispetto a grandi piazze come Milano.
La giunta Funaro, con la tramvia, sta spendendo larga parte della credibilità del suo mandato sulla mobilità alternativa, nella convinzione di poter dissuadere a linee completate i fiorentini a usare l’auto. Ma il pacchetto di dati confezionati da Aci Italia per La Nazione ci dice forse che ancora i tempi non sono maturi. Tra perimetro comunale e provinciale sono state 121.852 le prime iscrizioni di autovetture nel 2024, cioè la prima registrazione al Pubblico registro automobilistico (Pra) di un veicolo nuovo di fabbrica. Nella capitale della Finanza, per dire, il conto si ferma a 91.264.
Firenze immatricola tanto, non quanto Roma (156.826) ma comunque oltre il 60% del dato regionale complessivo (180.596). Questo per dire di una capacità maggiore di spesa, o di attrattività in Toscana per chi viene da fuori non trovando l’auto giusta nella propria città. Le motorizzazioni? Rispetto al 2023, cresce di 3mila unità il dato provinciale dell’ibrido-diesel (da 13.890 a 16.994), ma la doppia alimentazione trova la sua massima espressione nell’ibrido-benzina (40.811 veicoli immatricolati). Ma è l’area metropolitana, quella dei pendolari, a trainare il Comune. Nel 2024 solo 995 veicoli diesel nuovi di zecca acquistati, 956 elettrici, il metano non va più di moda (solo 2 immatricolazioni in un anno solare), contro i 4.235 a benzina all’ombra del Cupolone. La curva crescente certifica uno scarto con i Comuni limitrofi di 13mila vetture in più a benzina, 5mila elettrici, oltre 19mila a gasolio, 34mila per l’ibrido a benzina e di 13mila per quello diesel.
Meno di un mese e a Firenze si accenderanno gli occhi hi-tech dello Scudo Verde. Nessuna pietà per i mezzi più inquinanti, con divieto di circolazione e multa (168euro) per gli Euro 0 e 1. Cioè le auto immatricolate entro il 1992 e il 1996. Anche qui, Aci Italia fotografa una “consistenza del parco autovetture” interessante. Giusto per rispondere alla domanda: quanti mezzi vetusti e fuori legge circolanti e non, non demolite, esportate o radiate ci sono a Firenze e provincia? Risposta: 10.210 Euro 1 (2.484 in città, 7.726 fuori) e 49.906 Euro 0.
Quindi esiste una flotta pari a 60.116 auto tra le più inquinanti che sono già considerate illegali e quindi ultra inquinanti? Nì, lo Scudo Verde contiene nel suo pancione una deroga precisa, non per i proprietari di auto vecchie (le ‘youngtimer’, dai 20anni in giù), ma per quelli d’interesse storico (da 30 anni in su) e collezionisti “dotati di Certificato di Rilevanza Storica (Crs) rilasciato da enti preposti o riportanti sulla carta di circolazione il riconoscimento della storicità del veicolo”, precisa Palazzo Vecchio. Previa, registrazione della targa, beninteso. E per gli Euro 2 immatricolate dal gennaio ’97 (30.017 tra Firenze e provincia al 2023), o Euro 3 dal 2001 (50.521) , o ancora Euro 4 (151.015) dal 2006?
Resta il nodo da sciogliere della congestion charge, il possibile - come no - ticket d’ingresso per i non residenti. Oggetto in corso di concertazione tra la sindaca di Firenze e quelli metropolitani, che chiedono in caso di “gabella” infrastrutture alternative (ferrovia, tramvia, tpl) oliate ed efficienti.