Firenze, 3 aprile 2024 – Ci siamo: tra meno di un mese – esattamente il 2 maggio – Palazzo Vecchio darà il via allo Scudo Verde attivando le 78 porte telematiche istallate agli ingressi di Firenze. La richiesta per l’attivazione dei varchi è già stata inviata al ministero delle Infrastrutture, che però prima di dare il via libera ha fissato, per la prossima settimana, un incontro con i tecnici del Comune per un chiarimento. Le telecamere, che controlleranno gli accessi di tutti i mezzi nel capoluogo, non saranno collegate alla Control Room ma al sistema di gestione della Zona a traffico limitato, che, anche attraverso l’ausilio della Motorizzazione Civile, sarà in grado, fotografando le targhe, di valutare anche la categoria dei mezzi e se sono inquinanti.
Ma cos’è lo Scudo Verde? In pratica si tratta di una Ztl che copre una superficie di circa 38 chilometri quadrati pari al 66% del centro abitato e il 37% della superficie comunale con un perimetro di 50 chilometri. I dispositivi sono segnalati da apposita cartellonistica e preceduti da vie di fuga laterali per instradare i veicoli su itinerari alternativi esterni. Il perimetro dello Scudo Verde è stato definito in modo tale da non condizionare l’accesso dall’esterno ad alcuni poli strategici (per esempio il polo ospedaliero di Careggi, l’aeroporto Vespucci, le grandi zone produttive, i grandi centri commerciali) o le principali direttrici di collegamento come quella tra il Viadotto Marco Polo e Fiesole. Il perimetro permette inoltre l’accesso ai terminali della rete tranviaria e ai parcheggi scambiatori ai capolinea.
L’obiettivo principale del progetto è la riduzione delle emissioni inquinanti all’interno del centro abitato attraverso una regolamentazione della circolazione dei veicoli che entrano a Firenze e che sono fra i 250mila e i 280mila ogni giorno. Ancora più significativa la riduzione dei tempi di percorrenza con cali del 21,9% nell’agglomerato di Firenze e 17,6% sulla Città Metropolitana. "L’attuazione della Ztl ambientale nel primo anno svolgerà una attività di monitoraggio delle caratteristiche dei mezzi in base alle direttrici di ingresso in città. Con tutti i comuni della Città Metropolitana abbiamo sottoscritto un accordo, valido fino al dicembre 2026 (ovvero quando saranno pronte, almeno si spera le tramvie per Campi e per Bagno a Ripoli e saranno stati realizzati tutti i parcheggi scambiatori, ndr), che, oltre a disciplinare le categorie per gli anni successivi al 2024, esclude qualsiasi pagamento per l’ingresso all’interno dello Scudo Verde", spiega l’assessore alla Mobilità, Stefano Giorgetti.
Il collaudo, sempre che il ministero dia l’ok, partirà il 2 maggio e durerà un mese, dopodiché partiranno i controlli della polizia municipale. Ma per tutto il 2024 gli agenti controlleranno che tutto fili liscio attraverso un’opera di informazione. Dal 2025, invece, scatteranno le contravvenzioni. Per i prossimi tre anni, grazie anche all’accordo stipulato in Metrocittà, non sarà applicato alcun ticket.