Firenze, 30 ottobre 2024 – Lo Scudo verde inizierà a fotografare targhe e immagazzinare dati non appena il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti darà il nulla osta all’accensione delle 77 porte telematiche che fasciano il pancione di Firenze pronte a difenderla dai motori più inquinanti.
L’ok da Roma, secondo gli addetti ai lavori, sarebbe ormai imminente e con la cintura di telecamere già allacciata e collaudata basterà un clic per mettere in moto lo Scudo. Inizialmente ci sarà una fase di pre-esercizio, che potrebbe essere di 30 giorni come di un paio di mesi, al termine della quale le telecamere inizieranno anche a elevare sanzioni.
Ma – domanda che ancora molti si pongono – quali saranno gli automobilisti che, presumibimente, dai primi mesi del 2025, rischieranno un verbale se pizzicati a passare sotto i varchi? Di fatto un numero piuttosto limitato, ovvero, i possessori di mezzi a benzina Euro 0 ed Euro 1, delle stesse categorie con alimentazione diesel fino a Euro 2, oltre che di scooter a due e quattro tempi, Euro 0 ed Euro 1, mezzi sui quali c’è il divieto di circolazione in città dal 2007. Ma lo Scudo verde sarà fondamentale anche per un altro aspetto.
Le telecamere potranno anche pizzicare tutti quei bus turistici che entrano in città senza aver pagato il regolare ticket d’ingresso. Non pochi visto che si stima che il giro annuale di ’evasione’ in tal senso si aggirerebbe intorno ai 5 milioni di euro. “Lo abbiamo già sottolineato altre volte: gli unici mezzi multati saranno quelli che già da anni non possono circolare in città” sottolinea l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio il quale già in passato aveva assicurato che, con l’accensione delle telecamere, non ci sarebbero stati nuovi divieti rispetto agli attuali.
“Di fatto – precisa Giorgio – lo Scudo verde sarà un sostegno in più ai normali controlli che vengono effettuati dalla polizia municipale, oltre ad offrirci un prezioso strumento di valutazione dei flussi dei veicoli in entrata in città che saranno utili per un confronto e una valutazione della mobilità in generale anche con le amministrazioni comunali dell’hinterland”.
In base a quanto contenuto nel Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, lo Scudo verde, combinato alle tramvie in fase di realizzazione e progettazione e alle piste ciclabili, dovrebbe portare a una riduzione di quasi il 15% delle percorrenze a motore sulla rete stradale interna a Firenze. Le telecamere, che controlleranno gli accessi, oltre a produrre dati statistici di traffico a beneficio della Control Room, saranno collegate al sistema di gestione della zona a traffico limitato, che, anche attraverso l’ausilio della motorizzazione civile, sarà in grado, grazie a un sistema di lettura targa, di valutare anche la categoria dei mezzi e se sono inquinanti.