
Una immagine di una recente edizione
Firenze, 26 febbraio 2025 - Oltre 2300 studenti riuniti a Firenze per addentrarsi, tutti insieme, nell’opera e nel pensiero di Pier Paolo Pasolini. Inizia domani, 27 febbraio, e proseguirà fino al primo marzo la XXIV edizione de I Colloqui Fiorentini - Nihil Alienum, organizzata dall'associazione Diesse Firenze e Toscana. L’evento, al quale si sono iscritte 122 scuole di 17 regioni, ma anche classi provenienti dalla Romania, dal Portogallo, dall’Inghilterra e da università anche internazionali, si svolgerà a Palazzo Wanny e avrà come filo conduttore un verso tratto dalla poesia conclusiva di "Teorema": "Io sono pieno di una domanda a cui non so rispondere".
Sarà lo scrittore e docente Alessandro D'Avenia ad aprire i lavori che vedranno la partecipazione anche del professore Ernesto Diaco, responsabile scuola della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), e del sottosegretario del Dicastero Vaticano per la cultura ed educazione, monsignor Antonio Spadaro. Anche Papa Francesco, prima di essere ricoverato, aveva inviato una nota agli organizzatori incoraggiandoli a “perseverare nel generoso impegno volto alla promozione della cultura, quale insostituibile eredità da preservare per le nuove generazioni".
Pasolini, intellettuale anticonformista, poeta, scrittore e regista, continua a coinvolgere le nuove generazioni con la sua capacità di analizzare la realtà senza schemi precostituiti. Nei suoi scritti e nelle sue opere cinematografiche, il suo sguardo sulla società, la ricerca dell'autenticità e la tensione tra sacro e profano emergono come elementi chiave di una riflessione che attraversa il tempo.
"I Colloqui Fiorentini non sono solo un evento accademico, ma un'esperienza formativa unica - dice Gilberto Baroni, presidente di Diesse Firenze e Toscana -. Rappresentano uno spazio di dialogo in cui studenti e docenti si mettono in gioco, cercando nella letteratura risposte alle domande più profonde sull'identità e sulla realtà contemporanea. Pasolini, con il suo sguardo anticonformista e la sua ricerca incessante di autenticità, continua a interpellare le nuove generazioni. Il nostro obiettivo è offrire loro l'occasione di un incontro vero con la sua opera, al di là di ogni ideologia e preconcetto". Durante il convegno, i partecipanti avranno l'opportunità di confrontarsi su una figura che, come ha scritto Oriana Fallaci, si è fatto interprete di una generazione alla ricerca di significato. Attraverso lo studio dei suoi testi, delle sue poesie e dei suoi film, l'obiettivo sarà comprendere il valore della sua eredità culturale in un'epoca che tende a omologare il pensiero.