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Scuola di San Michele: "Non va svenduta"

"Ritirate la scuola di San Michele a Torri dal piano delle alienazioni". Il consigliere comunale di Scandicci Civica, Massimo Grassi...

Il consigliere. Massimo Grassi

Il consigliere. Massimo Grassi

"Ritirate la scuola di San Michele a Torri dal piano delle alienazioni". Il consigliere comunale di Scandicci Civica, Massimo Grassi ha firmato una mozione insieme ai suoi colleghi (Bellosi, Meriggi, Mugnaioni, Pacinotti) per chiedere all’amministrazione di non ‘svendere’ il plesso che si trova nella frazione collinare. Negli ultimi anni, ci sono stati diversi tentativi di cedere la struttura. Ma ogni volta l’asta è andata deserta. In questo caso il ribasso sul precedente prezzo a base d’asta è del 15% portando il prezzo di partenza a 350mila euro.

Grassi, che vive proprio a San Michele, propone invece di utilizzare la struttura con finalità pubbliche. "Durante il tour della campagna elettorale della sindaca proprio a San Michele a Torri – ha detto – era stato presentato il programma di riconversione della struttura verso abitazioni per le giovani coppie. A settembre scorso, l’assessore al patrimonio Lorenzo Tomassoli indicava questo intervento come una risposta più ampia al contrasto del fenomeno di abbandono del territorio collinare e dichiarava che la scuola dopo una rivalutazione al ribasso, sarebbe stata rimessa all’asta proprio con questa indicazione, ma così non è stato, visto che le destinazioni d’uso indicate nell’atto di vendita sono residenza; esercizi di somministrazione alimenti e bevande al pubblico; ospitalità extralberghiera".

Da tempo i residenti della zona chiedono per la scuola soluzioni per un recupero almeno in parte pubblico, per avere dei locali da poter destinare a uso ambulatorio. In passato la stessa lista civica aveva lanciato l’idea di farne un centro di documentazione ed esposizione per la battaglia di San Michele, che vide fronteggiarsi le truppe Neozelandesi contro i tedeschi per la liberazione di Scandicci nell’agosto ’44. Nell’atto, Grassi, vista la discrepanza con quanto precedentemente dichiarato chiede di ritirare la scuola dal piano delle alienazioni e demandare alla Commissione pertinente la discussione per decidere la destinazione di uso futura.