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Cronaca

Scuola e università in piazza: “Più fondi al diritto allo studio”

Presidio in corso in piazza Santissima Annunziata. Oggi sciopera anche l’Anief, contro i troppi precari in cattedra

Il presidio degli universitari

Il presidio degli universitari

Firenze, 15 novembre 2024 - “Contro i tagli al nostro futuro”. E, ancora, “Un’Università dà diritti, non li toglie”. Studenti stamani in presidio in piazza Santissima Annunziata per lo sciopero nazionale, organizzato dall'Unione degli Studenti, Link - Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza, contro i tagli al settore dell’istruzione e per difendere il diritto allo studio. A fianco degli studenti anche Cgil e Sunia. 

Ludovica Ferrero, rappresentante di Udu Firenze, spiega le ragioni della protesta: «Oggi scioperiamo contro i tagli all’università e alla ricerca. Mancano fondi per il diritto allo studio e il prossimo anno molti studenti rischiano di non ottenere la borsa di studio. Il governo poi sta normalizzando un clima di repressione e censura. E i continui tagli al sociale aggravano la situazione».

Il recente taglio di 173 milioni di euro al fondo di finanziamento ordinario, ricordano gli studenti, colpisce duramente gli atenei italiani, compresa l'Università di Firenze, che perde 17 milioni. Per l’UDU Firenze, questo comporterà una riduzione dei servizi per la comunità studentesca e un ricorso crescente al privato per colmare le lacune del pubblico, in una città «dove già l'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio fa affidamento su strutture private per compensare la carenza di alloggi studenteschi». Gli studenti denunciano l’aumento degli affitti, che rende la ricerca di una casa sempre più difficile, e le condizioni precarie degli alloggi: «Firenze è diventata una città ostile agli studenti, senza spazi adeguati per la socialità. L’emergenza abitativa è una realtà quotidiana per chi studia qui», accusano i giovani.

Oltre alla questione abitativa, gli studenti si oppongono a un sistema universitario che privilegia la competizione e la produttività a scapito del benessere psicologico.

Sotto lo slogan ''Vogliamo Potere'', gli studenti delle superiori in tutt’Italia chiedono una scuola che sia davvero inclusiva, libera da logiche di sfruttamento e subordinazione al mondo del lavoro e della guerra, e in grado di rispondere ai bisogni di chi la vive. Tra le rivendicazioni, un'istruzione pubblica gratuita e accessibile, svincolata dagli interessi privati; la tutela del benessere psicologico nelle scuole; e un sistema di rappresentanza che dia agli studenti reali possibilità di decidere nelle proprie scuole. La piattaforma ''Saperi Liberi per Student3 Liber3'', su cui si basa lo sciopero, richiama l'urgenza di una scuola che risponda ai bisogni reali della componente studentesca.

Oggi ha proclamato uno sciopero nazionale anche l’Anief, “contro l’alto tasso di precarietà, l’abuso dei contratti a termine e la discriminazione tra personale di ruolo e precario”.