"A una settimana dall’inizio delle scuola, resta caldo il problema del personale Ata e amministrativo, ancora carente in tanti istituti". A lanciare l’allarme, anche sul territorio di Firenze e provincia, è il segretario generale della Flc Cgil Firenze, Emanuele Rossi.
"In base ai nostri dati – spiega – fra Firenze e provincia mancano almeno 100 collaboratori scolastici e almeno 50 amministrativi, con la conseguenza di notevoli carichi di lavoro, problemi organizzativi, di sicurezza e logistici". La partenza delle lezioni dunque è ancora una volta segnata da problemi di personale, con disagi e difficoltà per gli istituti dove le carenze sono più marcate.
C’è poi il tema dei precari legato alle modalità di gestione del cosiddetto concorso Pnrr. Dato che le procedure sono andate per le lunghe e che le commissioni non hanno terminato in tempo le graduatorie, il Ministero ha infatti approvato una norma in base alla quale, in via eccezionale, l’ier ha potuto potuto avere tempi maggiori.
"In passato – spiegano dalla Cgil – se si slittava a settembre, l’immissione in ruolo scattava sì, ma per l’anno scolastico successivo. Stavola invece, anche a Firenze, un numero ancora imprecisato di classi partirà con insegnanti precari che poi saranno sostituiti ‘in corsa’ dai colleghi entrati di ruolo. Per questo, i docenti attuali non sanno neppure per quanto tempo resteranno a lavoro, all’insegna della più assoluta precarietà".
"Il personale scolastico – continua Rossi – con grande senso di responsabilità, sta sopperendo a tutte le carenze, tanto che l’anno scolastico ha potuto registrare la partenza senza contraccolpi negativi".
Sul capitolo insegnanti precari è intervenuta anche la Cisl. Il contingente di nomine in ruolo per il personale docente per la nostra regione è stato pari a 2.367 posti, mentre sono state 5409 le supplenze assegnate (1329 solo a Firenze). Rispetto ad un anno fa, sono 1818 in più, a livello regionale. L’incremento più marcato? Alla primaria e all’infanzia, dove la crescita è pari a 1383 unità.
"La decisione di non autorizzare le assunzioni dei docenti su tutti i posti effettivamente vacanti, ma solo su una loro parte, costringe a coprire con lavoro precario molte cattedre, per le quali ci sarebbero aspiranti che hanno affrontato e superato le prove di un concorso, ma che non potranno essere assunti – attacca anche Claudio Gaudio della Cisl – Da tempo la Cisl Scuola chiede di rendere strutturale un sistema di reclutamento a doppio canale, già messo in pratica con successo da qualche anno sui posti di sostegno: l’assunzione dalle graduatorie degli abilitati che affianchi quella dai concorsi per esami".
Nonostante le difficoltà di questo inizio anno, comunque, per gli studenti non sembrano esserci stati, al momento, grandi disagi. Il sistema di trasporto pubblico sta funzionando e anche le mense sono andate reapidamente a regime. Certo, la prospettiva di cambiare insegnanti ad anno in corso non è il massimo, ma almeno non si sono aggiunti problemi a problemi. E anche il traffico, tranne un giorno la settimana scorsa caratterizzato dal maltempo, per il momento sembra reggere.
Elettra Gullè
Lisa Ciardi