Scuola guida, scoppia il caso esami : "Attese assurde per la patente"

Francesca Cerreto: "La Motorizzazione ha abbassato il numero dei posti da destinare alla prova finale"

Scuola guida, scoppia il caso esami : "Attese assurde per la patente"

Scuola guida, scoppia il caso esami : "Attese assurde per la patente"

Prigionieri dell’algoritmo. La motorizzazione di Firenze cambia le modalità di assegnazione degli esami di teoria per le patenti, il risultato sono attese infinite per gli scandiccesi che devono sostenerli. "Mi ritrovo in una condizione umiliante – racconta Francesca Cerreto, titolare di una delle tre autoscuole di Scandicci – coi i nostri clienti in attesa dell’esame che chiamano incessantemente. Si tratta di giovani, ma non solo. Abbiamo provato a chiedere di tornare indietro o di provare a introdurre nuovi criteri. Ma per il momento nessuno ci ascolta". Cerreto è titolare di una delle più vecchie autoscuole di Firenze, con 60 anni di attività. "L’ha fondata mio padre – dice – che è mandato nel 2019 e l’ha lasciata a me. Ora mi trovo a vivere questa situazione assurda, con la speranza di potervi porre rimedio". Ma cosa è successo? Tutto, secondo il racconto della donna, sarebbe cominciato nell’ottobre scorso con una circolare inviata dalla Motorizzazione nella quale si dice che, su richiesta dei titolari di alcune autoscuole, sarebbero stati rivisti i conteggi con i posti da destinare agli esami per ciascuna delle autoscuole del territorio. "Il risultato è stato – racconta ancora Cerreto – che dai circa 60 posti che avevo, me ne sono stati assegnati una ventina, da 59 a 19 per l’esattezza. Stessa situazione e proporzione, anche se con numeri diversi, è toccata alle altre due autoscuole di Scandicci. Questa situazione ovviamente ha creato notevoli disagi. Intanto perché non abbiamo potuto essere di parola coi nostri studenti. E poi perché questa riduzione costante nel tempo, tanto che va avanti ancora oggi, fa sì che prendere una patente è diventato un affare di stato con un’attesa assurda".

L’imprenditrice si sta rivolgendo a un team di legali per cercare di arrivare in fondo alla questione e capire le motivazioni di questa decisione che finisce col penalizzare non tanto le autoscuole, ma chi sta prendendo la patente e ovviamente arrivato alla fine della preparazione vorrebbe sostenere l’esame. "Ho provato a chiedere udienza in motorizzazione – racconta ancora Francesca Cerreto – ma per il momento non c’è stata l’opportunità di potersi spiegare a voce. Spero solo che sia trovata una soluzione a questa vicenda che per me è abbastanza dolorosa quanto assurda".

Fabrizio Morviducci