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Cronaca

Scuola, la protesta della Piero della Francesca: “Con questa dirigenza è diventato un istituto respingente”

Nel mirino finisce ancora una volta la preside Fasulo, già al centro di varie proteste. L’Usr al lavoro. La dirigente? Tace. “Le famiglie cercano altre scuole per i loro figli”, accusano i genitori

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Firenze, 27 ottobre 2023 – “Una scuola respingente”. Si intitola così la lettera inviata da un gruppo di genitori dell’istituto comprensivo Piero della Francesca all’Ufficio scolastico regionale, all’assessore Sara Funaro ed al presidente del quartiere 4 Mirko Dormentoni.

“Esprimiamo il nostro disappunto sulla gestione del comprensivo e sulla rigidità adottata dalla dirigente nei confronti delle famiglie, fatta di tanta burocrazia e di scarsa professionalità nell'erogazione del servizio”, si legge all’inizio. Così, ancora una volta nel mirino finisce la dirigente Annarita Fasulo, già al centro di svariate polemiche. Era l’ottobre del 2021 quando tutta la Masaccio scioperò contro di lei. Genitori ed insegnanti scesero in piazza. Un episodio più unico che raro. La dirigente venne poi trasferita dall'Ufficio scolastico regionale “per incompatibilità ambientale” a Vernio. Poi, la reggenza alla Verdi e, dallo scorso anno scolastico, la titolarità al comprensivo Piero della Francesca.

Ma di cosa si lamentano i genitori?

“A differenza degli anni pre Covid, è vietato oltrepassare il cancello della scuola per portare e riprendere i figli alla primaria Bechi in via Bugiardini 25. Pur essendoci grandi spazi, i genitori sono costretti a sostare in mezzo di strada con non pochi rischi per l'incolumità degli stessi”. E poi il “cambio dell’orario di ingresso all’infanzia e la modifica di quello dei moduli alla Don Milani”. La dirigente ha anche rimesso mano alle “possibilità di entrate-uscite anticipate o posticipate”, in contrasto con i “documenti approvati l’anno precedente” e, dunque, con le informazioni ricevute dai genitori prima delle iscrizioni. Ad essere in difficoltà sono, così, in particolare “i genitori di bambini con disabilità, che hanno necessità di svolgere terapie in orario scolastico. A loro viene richiesto un iter burocratico incompatibile con le tempistiche degli appuntamenti stessi”. Insomma, le accuse si ripetono. Anche alla Masaccio genitori e prof puntavano il dito contro una “disorganizzazione generale”.

Ma i genitori della Piero della Francesca vanno oltre: “Non è rispettata l'indicazione del Ministero della Salute rispetto al peso degli zaini, dato che è resa complicata anche l’abitudine di lasciare a scuola materiali o scarpe da ginnastiche”. “Sono state anche rimosse tutte le lavagne tradizionali, sia a gessetti che a pennarelli cancellabili, che erano utili sia in caso di guasto della lavagna elettronica che per i ragazzi con difficoltà”, prosegue la lettera. Ancora, accusano i genitori, “non vengono inviate le comunicazioni alle famiglie con i cinque giorni di preavviso”. E poi “mancata attivazione del nuovo registro elettronico, mail errate, comunicazioni mai inviate, classi che ancora non hanno fatto un'ora di educazione fisica, mancanza dell'orario definitivo ad un mese dall'inizio della scuola”. La conclusione è che “l’istituto sta diventando una scuola respingente e non inclusiva, piena di burocrazia nei confronti degli utenti. Si è intransigenti con alunni e genitori ma tale rigidità non si traduce in un servizio produttivo e scrupoloso. Così, le famiglie si allontano, rivolgendosi alle altre scuole della zona”.

Da parte sua, la dirigente tace. L’abbiamo contattata, ma da parte sua non è arrivata risposta. Da via Mannelli ci si limita a far sapere che la segnalazione dei genitori è arrivata all’Usp e che gli uffici stanno lavorando.

“Nulla di nuovo sotto il sole - commenta Claudio Gaudio della Cisl -. Questa dirigente è ormai famosa. Appena arriva, butta all’aria tutto quel che funziona. Sappiamo già di docenti che chiederanno il trasferimento”