Firenze, 17 novembre 2023 - Uno sciopero generale particolarmente a macchia di leopardo, almeno nelle scuole. Se ad esempio all’Iis Cellini-Tornabuoni il dirigente Gianni Camici ha dovuto “sospendere l’attività didattica per la mancanza di collaboratori scolastici”, al classico Galileo la scuola è aperta. In via Martelli c’è stato un 20% di adesioni, “ma le classi sono entrate tutte, perchè almeno un’ora di lezione la assicuriamo”, fa sapere la preside Liliana Gilli.
Praticamente tutto regolare all’alberghiero Buontalenti, dove “solo in 8, tra docenti ed Ata, hanno incrociato le braccia”. Tutti in classe, dunque. All’Iiss Peano un plesso chiuso, mentre negli altri due si fa regolarmente lezione. Alcune classi non sono entrate. Al Marco Polo, liceo linguistico ed istituto tecnico del turismo, “c’è stata una buona partecipazione, intorno al 30-40%”, dice il dirigente, Ludovico Arte. Alcune classi hanno tutte le ore di lezione, altre solo alcune. Qualcuna, invece, nessuna.
Adesione più bassa nei comprensivi. Ecco che alla secondaria di primo grado Beato Angelico tutti gli studenti hanno fatto normalmente lezione. Anche al comprensivo Barsanti tutto regolare. “Nessuno è dovuto tornare a casa - dice il preside, Marco Menicatti -. Nel massimo rispetto delle posizioni di tutti, mi pare che lo strumento dello sciopero sia forse un po’ da rivedere. Non mi pare abbia più la valenza di protesa di un tempo. Mi sembra serva più per ‘contare’ chi è pro o contro il governo. Non vedo, almeno nella scuola, un bisogno di protestare contro qualcosa di specifico, al punto da rinunciare ad una parte di stipendio per far sentire la propria voce”.