
Scuola secondaria di primo grado Machiavelli - Istituto comprensivo Oltrarno
Quest’anno, come da programma scolastico, abbiamo parlato di educazione e lotta allo spreco alimentare.
Secondo i dati della FAO, circa 13 del cibo prodotto per il consumo umano finisce nella spazzatura, la metà del quale sarebbe ancora commestibile. Al fine di sensibilizzare i nostri ragazzi a queste tematiche e a comportamenti responsabili abbiamo invitato a scuola il Prof. Luigi Pernice, ex medico all’Università di Firenze, oggi presidente dell’associazione Pane quotidiano, una delle più importanti organizzazioni di volontariato di Firenze. La sua fondazione risale al 1898, creata da ricchi benefattori, tra i quali Federico Stibbert, che misero a disposizione i loro soldi per aiutare il prossimo e combattere la povertà che in quel periodo storico era dilagante. Il Prof. Pernice ci ha raccontato di cosa si occupa oggi l’associazione: il suo impegno è rivolto ai bisognosi per offrire loro ogni giorno un pasto, un sostegno economico per famiglie
indigenti, un sostegno alla salute, allo studio, al lavoro e all’integrazione. Pane quotidiano è fatta di volontari, circa duecento che hanno deciso spontaneamente di dedicare una parte del loro tempo all’aiuto al prossimo. Una delle loro attività è quella di recuperare il cibo che viene scartato e successivamente
buttato via dai negozi, utilizzandolo per donarlo alla mensa dei poveri. Le eccedenze dei negozi sono una quantità enorme di spreco giornaliero. Gli studenti sono intervenuti chiedendo al Professore quali potevano essere le piccole azioni che ognuno di loro poteva fare nel quotidiano per evitare sprechi inutili. Il Professore risponde che uno degli sprechi piu diffusi nella collettività è quello dove il consumatore, tende ad acquistare più beni di quelli che usa, perché non istruito ad una spesa consapevole. Un’altra causa collegata, è quella che vengono buttati via alimenti non consumati perché nell’etichetta trova la scritta “da consumare preferibilmente entro il” questo non vuole dire che dopo la data di scadenza non è piu buona, ma che perde le qualità organolettiche. Infine, il Professore ha parlato dello spreco causato, nei supermercati, dall’invenduto per motivi estetici: le confezioni ammaccate e prodotti che alla vista non si
presentano bene restano invenduti. Una lezione intensa, quindi, che ha fatto conoscere agli studenti il mondo del volontariato e che ha centrato l’obiettivo di sensibilizzare i nostri ragazzi alla lotta allo spreco alimentare, passando anche attraverso la solidarietà.