Scuola sempre aperta. La prova del Vespucci: "Così teniamo lontano i ragazzi dalla strada"

L’esperimento al comprensivo di Peretola: basket, nuoto e musica. La preside Cantarella: "Via alle domande per prenotarsi. Nessuno resterà escluso dalle attività: ecco come iniziare".

Scuola sempre aperta. La prova del Vespucci: "Così teniamo lontano i ragazzi dalla strada"

La preside Francesca Cantarella

Una scuola sempre aperta. Il comprensivo Vespucci di Peretola è una delle prime scuole fiorentine a concretizzare il sogno di una scuola che apra le porte anche di pomeriggio e offra un punto d’approdo anche estivo per i bambini che non hanno modo di fare vacanze. Grazie al piano estate ed ai fondi del Pnrr, il comprensivo è riuscito ad ottenere poco meno di 200mila euro.

Un piccolo gruzzoletto fondamentale per avviare un progetto che consentirà agli studenti di frequentare corsi di nuoto, basket, potenziare le lingue, recuperare le materie più ‘zoppicanti’ e pure seguire laboratori incentrati sulle materie Stem, acronimo che abbraccia scienze, tecnologia, ingegneria e matematica. Un ottimo risultato per un istituto per certi versi di frontiera, con oltre il 50% di iscritti stranieri.

"Alcuni dei nostri studenti non vivono situazioni familiari semplici. Abbiamo delle sacche di disagio sociale cui da sempre cerchiamo di far fronte. Ecco, la scuola sempre aperta rappresenta una bellissima opportunità. Basti pensare a un ragazzino che non può essere iscritto in palestra. Grazie alla scuola, può frequentare gratuitamente corsi sportivi" sorride la dirigente, Francesca Cantarella. Tramite il sito d’istituto sarà possibile far domanda per prenotarsi. L’istituto raccoglierà le varie richieste e procederà poi "in base all’ordine con cui ci si è prenotati", ma allo stesso tempo "in modo tale che nessuno resti fuori". Insomma, i ragazzini potranno iscriversi anche a più corsi. Ma la scuola farà in modo che nessuno degli alunni interessati rimanga escluso. La dirigente è certa che il successo sarà garantito.

"So bene che una comunicazione sul sito non sia sufficiente. Ho già mandato una mail ai vari rappresentanti e, poi, partirà quella ‘catena di solidarietà di informazione’ fatta di tam tam tra mamme, che farà sì che la notizia arrivi davvero a tutte le famiglie" sorride la dirigente. "Sono certa che le famiglie straniere non si tireranno indietro, ma aderiranno con convinzione al progetto. Il nostro istituto si colloca all’interno di un tessuto sociale vivo, all’interno del quale l’integrazione è un fatto reale".

Il Vespucci avrebbe voluto partire già dallo scorso luglio con le attività, ma sono mancati i tempi tecnici per farlo. Ma adesso tutto è pronto. E tra ‘banda rock’, attività di orientamento per ragazzi e famiglie, corsi di inglese e di sport non ci sarà che l’imbarazzo della scelta.

Elettra Gullè