Scuola senza certezze. Aumentano i precari. Saranno oltre tremila

A Firenze incarichi per 3.558. In Toscana 1.168 cattedre a tempo in più del 2023. L’allarme della Cgil: "Non basta nemmeno il personale Ata, va raddoppiato".

Scuola senza certezze. Aumentano i precari. Saranno oltre tremila

Una manifestazione dei precari della scuola in una immagine d’archivio. Anche quest’anno, attacca la Cgil, i precari in cattedra saranno sempre di più e manca il personale non docente per far funzionare al meglio i plessi

Prima campanella per 452mila. Tanti sono gli studenti, dai piccini dell’infanzia ai grandi delle superiori, che da lunedì prossimo torneranno in aula in Toscana. Ma sarà anche quest’anno una scuola che si regge sempre più sui precari. L’allarme lo lancia Pasquale Cuomo, segretario regionale Flc-Cgil Toscana, che senza mezzi termini parla, per questo motivo, di "un anno scolastico che si annuncia peggiore dei precedenti". E sferra il suo attacco: "Dal ministro Valditara solo promesse vane. La verità è che vanno assunti i docenti idonei e immessi in ruolo almeno 2mila tra amministrativi, tecnici e collaboratori".

Il sindacato sciorina una serie di numeri che non comprendono ancora la terza tornata di nomine dei docenti con contratto annuale. A fronte di appena 1.413 assunti in ruolo, che sono meno del 60% dei 2.367 posti assegnati su una disponibilità totale di 3.549, finora sono stati assegnati 15.314 contratti a tempo determinato. Un numero altissimo, pari ad oltre dieci volte il contingente che ha invece ottenuto un ruolo. Rispetto ad un anno fa, i precari aumentano così di 1.168 unità. A Firenze i precari in cattedra alla prima campanella saranno 3.558: 1806 insegnanti di sostegno, 848 fra primaria e infanzia e 904 in secondaria.

Nel dettaglio, si contano 4.104 precari nella secondaria, 2.833 nell’infanzia, 1.219 nella primaria e 8.377 supplenti di sostegno in tutti gli ordini di scuola. "A complicare ulteriormente il tutto – accusa Cuomo – c’è anche il fatto che per le graduatorie pubblicate entro il 10 dicembre si potranno fare assunzioni in ruolo fino alla fine di quest’anno, con evidenti pessime ricadute sulla continuità didattica. È stata poi ingiusta la decisione di assumere gli idonei del concorso 2020 in coda ai vincitori di quello del 2023, finanziato coi fondi Pnrr. Contingentare i posti e invertire gli ordini di preferenza ha contributo ad aumentare la precarietà".

Brutte notizie anche sul fronte Ata. Nella nostra regione, è sempre la Cgil a farlo sapere, sono stati assunti 139 amministrativi su 403 disponibilità, 39 tecnici su 205 disponibilità, 463 collaboratori scolastici su 1.463 e 79 posti concessi su 154 per l’elevata qualificazione, per un totale di appena 620 assunzioni su 2.081 posti disponibili. È vero, prosegue Cuomo, "che dopo la nostra protesta l’Usr Toscana ha autorizzato 1.012 supplenti Ata in deroga, ma si tratta pur sempre di briciole: il numero andrebbe raddoppiato per assicurare la sicurezza all’interno dei plessi e per meglio portare avanti gli impegni delle segreterie scolastiche, dove i lavoratori, quando si ammalano, si sentono in colpa per la ricaduta che l’assenza avrà sui colleghi".

Elettra Gullè