Ci vorrà un po’ di tempo perché lo scuolabus andato a fuoco venga sostituito con uno nuovo. La Re Manfredi, cooperativa che gestisce il trasporto scolastico per il Comune, non aveva mezzi sostitutivi: deve comprarne uno nuovo da mettere sulle stradei sulle quali ormai 10 giorni fa solo il sangue freddo dell’autista Paolo e dell’accompagnatrice Debora hanno permesso di mettere in salvo i 12 bambini di 3-4 anni che erano a bordo, proprio poco prima che il mezzo prendesse fuoco. Ora il trasporto viene garantito da un pulmino del Comune, prestato alla Re Manfredi per poter effettuare il servizio. Ma lo scuolabus provvisorio, denuncia il Movimento5Stelle, essendo vecchio non ha le cinture di sicurezza. "Ci risulta che gli scorsi mesi un altro mezzo della società è rimasto fermo per lungo tempo per manutenzione; già allora fu sostituito dal veicolo del Comune. Chi prende l’appalto, deve avere mezzi idonei per sopperire a carenze per guasti o manutenzioni. Privato non sempre è sinonimo di efficiente, soprattutto se non ben controllato". Il vicesindaco con delega alla scuola Conti garantisce che il mezzo comunale "è omologato e revisionato. È utilizzato su una linea meno ’numerosa’, ma ha tutte le caratteristiche di legge per effettuare il servizio, anche se non ha le cinture". Il perito incaricato dal Comune sta svolgendo tutte le verifiche sul mezzo incendiato, "stiamo lavorando per creare un contatto diretto tra accompagnatori presenti sui pulmini e famiglie. Così ogni genitore avrà sempre la possibilità di conoscere in tempo reale dove si trovi lo scuolabus senza situazioni di panico".
Manuela Plastina