Sdegno, condanna, preoccupazione. Il doppio fatto in poche ore – via Pisana e al liceo Michelangiolo – apre pericolosi squarci nella tranquillità fiorentina.
"Sono episodi da non sottovalutare", afferma la sindaca Sara Funaro secondo cui "è necessaria una presa di posizione forte e chiara, Firenze è una città democratica e antifascista, valori che sono saldamente radicati nel suo dna. Rispetto alle scritte in via Pisana, ci impegneremo per far rimuovere il prima possibile queste frasi vergognose. Alla dirigente del liceo Michelangiolo, agli insegnanti e alle studentesse e agli studenti va tutta la mia solidarietà per questo atto vile".
"Non possiamo tollerare azioni del genere", dice in modo chiaro Funaro. Il consiglio di istituto del liceo fiorentino parla, a proposito di quanto accaduto al Michelangiolo, di "atto gravissimo e inammissibile" e chiede alle "autorità di fare luce sulla vicenda e alla comunità fiorentina di non sottovalutare questi episodi gravissimi". Sono tutti "attacchi vigliacchi, come vigliacchi sono i fascisti di ogni età", si arrabbia il deputato e segretario del Pd toscano Emiliano Fossi. Per l’assessora regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini, che punta il dito contro le scritte in via Pisana, "è inaccettabile che Firenze, medaglia d’oro per la Resistenza al nazifascismo, sia imbrattata da messaggi di questo tipo" e "i movimenti neofascisti e neonazisti vanno sciolti, sarebbe il miglior modo di celebrare l’80° anniversario della Liberazione, che ricorre proprio quest’anno". Tuona anche l’assessora all’educazione del Comune Benedetta Albanese che parla di "gesti gravi che indignano e preoccupano per le mostruosità che evocano".
Come presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione dice che tutta l’assemblea "rimane attenta su quanto accaduto. Non è accettabile che, a Firenze, ci siano atti di questo genere che alimentano odio ed intolleranza. Questi atti offendono i principi di rispetto, inclusione e convivenza civile che la nostra scuola deve promuovere. La nostra città è orgogliosa di avere sul Gonfalone la medaglia d’oro alla Resistenza", dura condanna è espressa anche dai consiglieri comunali di Iv Francesco Casini (capogruppo) e Francesco Grazzini, dai consiglieri di Avs-Ecolò Caterina Arciprete (capogruppo), Giovanni Graziani e Vincenzo Pizzolo, dal capogruppo Spc Dmitrij Palagi e dalla capogruppo Fd Cecilia Del Re.
Per il centrodestra il capogruppo Lega a Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto afferma di "condannare ogni violenza di ogni ordine e grado", salvo poi chiedere alla sindaca di "parlare dell’autorizzazione negata dal suo Consiglio per dotare del taser alla polizia municipale dato che la delinquenza imperversa a Firenze".
Non restano in silenzio neanche Alberto Locchi (Forza Italia) e Massimo Sabatini (Lista Schmidt): il primo afferma che "gli estremisti, di qualsiasi lato politico, vanno assolutamente contrastati in maniera bipartisan senza se e senza ma" invocando "Tolleranza zero", il secondo dice che si tratta di "due episodi deplorevoli, follie figlie di questi tempi senza regola".
Angela Sirello, capogruppo Fdi, dichiara in modo netto sul Michelangiolo che "oggi non c’è spazio per i nostalgici di un periodo drammatico e cupo della storia europea". Per Lorenzo Tombelli, presidente della sezione fiorentina di Aned, non si tratta purtroppo di una sorpresa: "Da anni la nostra associazione – dice – denuncia questi rigurgiti violenti e chiaramente inneggianti all’odio, alla sopraffazione, alla prepotenza; un clima allarmante che deve spronarci a riflettere in vista del prossimo Giorno della memoria".
Niccolò Gramigni