ROSSELLA CONTE
Cronaca

Se l’AI è il nemico: "Nonni raggirati da finti nipoti"

Federconsumatori: 459 segnalazioni da over 65. Il 67% dei casi in città riguarda le bollette. "Basta un sì e possono aumentare di 200 euro". .

Federconsumatori: 459 segnalazioni da over 65. Il 67% dei casi in città riguarda le bollette. "Basta un sì e possono aumentare di 200 euro". .

Federconsumatori: 459 segnalazioni da over 65. Il 67% dei casi in città riguarda le bollette. "Basta un sì e possono aumentare di 200 euro". .

Sono 459 le persone con più di 65 anni che nel 2024 si sono rivolte agli sportelli di Federconsumatori Toscana per segnalare una truffa. Un dato che fotografa solo una parte del fenomeno, perché molti anziani, per vergogna o paura, non denunciano. Il 67% delle segnalazioni riguarda raggiri legati a contratti energetici e telefonici, il 24% truffe bancarie, mentre il restante 9% comprende frodi come la "truffa del finto avvocato" o del "finto carabiniere" o dei venditori telefonici fasulli.

Tra le truffe più diffuse a Firenze ci sono quelle legate ai contratti di luce, gas e telefonia. La liberalizzazione del mercato ha aumentato le offerte commerciali, ma anche i raggiri: chiamate insistenti, firme false, contratti attivati a insaputa degli utenti. "Con le nuove norme ci ritroviamo ogni giorno alle prese con pratiche fasulle di contratti di fornitura, accordi che le persone giurano di non aver mai sottoscritto – spiega Laura Grandi, presidente di Federconsumatori Toscana (foto) – Le vittime sono quasi sempre anziani, a volte malati di Alzheimer, altre volte anche persone con la bombola dell’ossigeno. Sono state falsificate firme di persone decedute. È vergognoso. Purtroppo basta pochissimo: un ‘sì’ pronunciato al telefono come risposta a un’altra domanda può essere usato come consenso per sottoscrivere un nuovo contratto". Le conseguenze economiche sono significative: secondo Federconsumatori, 167 cittadini si sono ritrovati con un aumento delle bollette fino a 200 euro, mentre altri hanno subito rincari compresi tra 150 e 180 euro.

Il 24% delle segnalazioni raccolte riguarda le truffe bancarie. I truffatori contattano le vittime fingendosi operatori di banca e le convincono a fornire i propri dati, permettendo così prelievi fraudolenti o trasferimenti di denaro su conti esteri. In alcuni casi, le frodi avvengono anche agli sportelli bancomat, dove i criminali si offrono di "aiutare" gli anziani nelle operazioni, riuscendo a sostituire carte o a carpire codici segreti. La terza categoria di truffe più diffuse riguarda i raggiri di chi si finge avvocato o carabiniere e telefona agli anziani sostenendo che un loro parente è nei guai e ha bisogno immediato di denaro. I criminali sono abili nel giocare sulla paura e sul senso di protezione verso i familiari.

"Queste truffe colpiscono non solo il portafoglio, ma anche la psiche delle vittime – sottolinea Grandi –. L’anziano si sente ingannato, vulnerabile, perde fiducia negli altri e spesso, per vergogna, evita di parlarne persino ai familiari". Oltre al danno economico, le truffe hanno un impatto psicologico devastante: "Il vero danno spesso non è il denaro perso, ma la perdita di fiducia nella propria capacità di giudizio e negli altri", commenta Grandi. Oltre ai raggiri tradizionali, emergono nuove tecniche più sofisticate. Tra queste, l’uso dell’intelligenza artificiale per creare deepfake vocali, in cui i truffatori clonano la voce di un familiare per rendere più credibile la richiesta di aiuto. In alcuni casi, anziani hanno ricevuto telefonate apparentemente dal nipote, con una voce identica alla sua, che chiedeva soldi con urgenza.