Semaforo di Via Gramsci. Opposizioni all’attacco: "Serviva una rotonda"

Il consigliere di Italia Viva Toccafondi ironizza sull'impianto semaforico con sensore di movimento a Sesto. L'assessore alla Mobilità Pecchioli difende la scelta per evitare tempi di attesa non modulabili.

Semaforo di Via Gramsci. Opposizioni all’attacco: "Serviva una rotonda"

Il consigliere di Italia Viva Toccafondi ironizza sull'impianto semaforico con sensore di movimento a Sesto. L'assessore alla Mobilità Pecchioli difende la scelta per evitare tempi di attesa non modulabili.

"Se diventasse disciplina olimpica centrare il rettangolo con la ruota anteriore, Sesto manderebbe alle Olimpiadi decine di cittadini". La butta sull’ironia il consigliere di Italia VivaToccafondi ma in realtà molti automobilisti e scooteristi concorderanno a proposito dell’impianto semaforico con sensore di movimento in via Gramsci, in zona Quinto: "A quel semaforo - prosegue Toccafondi – c’è chi si è arreso ed è tornato indietro, ha cambiato strada o direzione. C’è chi scende per capire se ha ‘centrato’ il bersaglio, chi fa avanti ed indietro. Possibile che nel 2024 questo sia il sistema più utile per regolare il traffico? Una rotonda era troppo semplice?". Domande queste poste anche in una interrogazione cui ha risposto, per iscritto, l’assessore alla Mobilità Claudia Pecchioli: "In fase di realizzazione del progetto – spiega – è stato valutato che un impianto semaforico ‘semplice’, ovvero senza spire, avrebbe aumentato i tempi di attesa in maniera non modulabile a seconda dell’intensità del traffico nelle diverse fasce orarie. Infatti le spire su via Gaddi, via della Sassaiola e sulla corsia di via Gramsci in direzione Firenze che consente la svolta a sinistra attivano il rosso su via Gramsci solo se effettivamente è presente qualche mezzo".