Il futuro della Fattoria Alberti, di proprietà dell’Opera Pia, si chiama "senior housing": dopo anni di abbandono, accoglierà quattordici residenze per anziani autosufficienti con servizi alla persona, spazi e aree comuni come un ambulatorio, compreso un ambulatorio e uno spazio polivalente aperto anche alla cittadinanza.
Il progetto, finanziato dal Pnrr, è stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale, ma non senza polemiche e col voto contrario dei consiglieri di Voltiamo Pagina Matteo Zoppini e Gabriele Franchi.
"I conti non tornano – dicono -: il progetto costa quasi il doppio di quanto inizialmente preventivato. Il consulente incaricato dalla stessa Opera Pia è perentorio: per trovare i soldi, vanno venduti subito molti immobili dell’Opera Pia che però, nelle volontà testamentarie della famiglia Vanni, dovevano servire per riscuotere gli affitti e destinarli ad abbassare la retta per gli anziani imprunetini. Ora si svende il patrimonio immobiliare perché qualcuno ha sbagliato a fare i conti?"
Il CdA dell’Opera Pia, segnalano Zoppini e Franchi, "ha deciso senza autorizzazione della Regione e senza consultare il consiglio comunale di destinare i 400mila euro del contributo regionale per il Centro Alzheimer al progetto di recupero della Fattoria. Ma i 280 mila euro spesi nella progettazione dell’operazione Alzheimer a cosa sono serviti?"
La vicesindaco con delega al bilancio Laura Cioni difende l’operato dell’Opera Pia. "L’immobile grazie al Pnrr tornerà a vivere, accogliendo gli anziani, ma anche con spazi aperti alla comunità. Il progetto urbanistico ed edilizio è conforme alle norme attuali e lo abbiamo inserito come variante urbanistica approvandolo in consiglio comunale. L’area sarà riqualificata a destinazione sociale e a disposizione di Impruneta".
I costi sono aumentati "come in tutto il settore edilizio" e il consulente per il piano di sostenibilità finanziaria ha redatto un progetto di intervento da sostenere anche con cantieri a lotti, proprio in previsione della copertura economica. Anche il contributo Alzheimer, secondo Cioni, "resta in linea con le finalità della Fattoria Alberti".