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Un ambulatorio medico
Mugello – Marradi e Palazzuolo sul Senio con un solo medico di famiglia, la situazione è ancora irrisolta. E tra la gente aumenta lo sconcerto e la preoccupazione. Perché nessuno credeva che in paesi, dove peraltro la popolazione anziana è in maggioranza, venisse a mancare il medico di base. I due comuni si sono fatti sentire, bussando alle porte di Azienda Usl e Regione Toscana, ma per ora risposte soddisfacenti non sono giunte, e i rimedi sono soltanto palliativi, un rafforzamento della guardia medica, e un ampliamento del bacino nel quale scegliere un nuovo medico. Ma per chi abita nella Romagna Toscana, venir dal medico in Mugello è un disagio forte. A Palazzuolo Alessandro Bagnoli scuote la testa: "No, non siamo serviti bene, e non so come si possa andare avanti così. Siamo preoccupati". Anche Pierangelo Gentilini conferma il giudizio. Lui dall’inizio dell’anno era rimasto senza medico: "Io non lo avevo più, perché è andato in pensione. Ora ho scelto un dottore della Romagna. Ma la situazione non è bella, è sicuramente un gran disagio".
Il ricorso a medici di famiglia romagnoli si sta diffondendo: i pazienti almeno non hanno passi appenninici da superare. Ma resta lo scoglio che i medici dell’Emilia Romagna non possono aprire ambulatori oltre il confine. Anche il palazzuolese Lucio Cavini ha scelto di andar fuori regione: "Io all’inizio avevo scelto un medico di Borgo San Lorenzo, ma poi mi sono reso conto che è assurdo avere un medico così lontano e che non sa chi sei. Così sono uscito dall’Asl toscana e ho preso un medico di Casola Valsenio, che tra l’altro conosco e se ho bisogno, posso andarci senza dover fare 80 km andata e ritorno". La lontananza, e anche la grave carenza di servizi di trasporto pubblico efficienti, aggiunge ulteriore peso: "Io sono fortunato – dice Carlo Tronconi di Marradi – la mia famiglia il medico ce l’ha, e speriamo che il dottor Leonardo rimanga ancora a lungo. Ma sento amici e parenti costretti ad andare a Brisighella, a Vicchio, a Borgo. Una soluzione va trovata presto, anche per i disagi legati ai treni, e la popolazione è in difficoltà".
Giovanna Fabbri, da Palazzuolo sottolinea le difficoltà: "Io ho 90 anni, come si fa senza un medico in paese?". Margherita Bellini, palazzuolese, ha scelto un medico a Borgo San Lorenzo: "Devo andare a incontrarlo, perché giustamente vuole conoscermi. Ma vado io a Borgo, qui il medico non viene, come invece era stato detto nell’incontro pubblico: un medico, ci fu promesso, ci sarebbe stato, ma non è vero, se abbiamo bisogno, dal medico dobbiamo andar noi, a 40 km di distanza". Anche a Maria Stella Cheli, di Marradi, il medico è rimasto: "Io sono una delle più fortunate, perché ho il medico, e spero lo lascino ancora un po’. Ma tante persone che conosco sono disperate, devono andare a Borgo o a Brisighella. Ed è un problema fare il passo della Colla, soprattutto d’inverno". Cheli è preoccupata per il futuro del suo paese: "Siamo in difficoltà: il terremoto, le frane, i problemi della ferrovia, ora i medici. E quello della mancanza del medico di famiglia è tema molto sentito dalla popolazione. Come fanno, soprattutto gli anziani senza medico? Uno viene, due volte la settimana a San Cassiano (frazione di Brisighella, confinante con Marradi). Ma chi non ha l’auto deve prendere la Misericordia, deve pagare. Non è possibile avere un servizio così".
La sua amica Marisa Mazzolani concorda in pieno: "Avevo un problema di alta pressione, son dovuta andare al pronto soccorso. È una situazione molto brutta, qui un medico ci vuole e velocemente. Io ho preso il dottore a Brisighella. Prima avevo scelto un medico a Borgo San Lorenzo, ma era troppo scomodo e ho cambiato. Nel nostro paese tanti giovani non ci sono, molti di noi sono anziani, qui ci vuole un dottore, altrimenti siamo costretti ad andare via da Marradi".