REDAZIONE FIRENZE

Sequestrate 18.500 paia di scarpe: falso made in Italy, denunciate due aziende della provincia di Firenze

Le scarpe venivano realizzate in Tunisia. Una volta importate in Italia, alle calzature veniva applicata una mezza soletta con il marchio Made in Italy per dare un’apparenza di autenticità. L’operazione condotta dall’agenzia delle dogane di Livorno

Livorno, 4 novembre 2024 – Maxi sequestro di scarpe da parte dell’agenzia delle dogane e dei monopoli di Livorno. I funzionari hanno messo sotto sequestro 18.500 paia di calzature, prodotte in Tunisia per conto di due aziende della provincia di Firenze, per un valore commerciale complessivo di circa 390.000 euro.

Sequestrate 18.500 calzature per falso Made in Italy
Una delle scarpe spacciate per essere Made in Italy

Il sequestro è avvenuto per falsa etichettatura Made in Italy, in seguito a un’indagine condotta dagli uffici delle dogane di Pisa e Firenze, coordinati dalla direzione territoriale per la Toscana e l’Umbria.

Le aziende coinvolte erano solite inviare pellame e accessori in Tunisia, dove venivano effettuate tutte le fasi di lavorazione necessarie alla fabbricazione delle calzature. Una volta importate in Italia, le scarpe venivano completate con l’applicazione di una mezza soletta con il marchio Made in Italy, sia sulle calzature sia sulle confezioni. Veniva così data un’apparenza di autenticità di origine italiana.

Le indagini, supportate da incroci di dati su dichiarazioni di importazione ed esportazione e da numerosi accessi presso le sedi delle aziende, hanno rivelato che le lavorazioni eseguite in Italia erano marginali e non sufficienti a giustificare l’etichettatura Made in Italy, come richiesto dalle normative.

I legali rappresentanti delle due aziende fiorentine sono stati così denunciati alla Procura della Repubblica di Livorno, che ha convalidato il sequestro delle scarpe che stavano per essere immesse sul mercato.

L'agenzia delle dogane sottolinea l’importanza della vigilanza contro i tentativi di frode, che danneggiano il patrimonio produttivo italiano e l’integrità del Made in Italy.