STEFANO BROGIONI
Cronaca

Sequestro Rdb Ita, braccio di ferro al Riesame

FIRENZE Tutto ruota attorno al pericolo che l’azienda Rdb Ita di Teramo produca ancora una trave con lo stesso “errore“ che...

FIRENZETutto ruota attorno al pericolo che l’azienda Rdb Ita di Teramo produca ancora una trave con lo stesso “errore“ che avrebbe provocato la strage di via Mariti. Per questo, ieri, dinanzi al tribunale del Riesame, i pm Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone hanno ribadito le esigenze cautelari alla base del sequestro. Provvedimento che invece l’impresa Rdb Ita e la ’consorella’ Italprefabbricati, con gli avvocati Taddeucci Sassolini, Pisani e Preziosi, contesta.

Il risultato è stata una lunga discussione in camera di consiglio. La decisione dei giudici è attesa per i prossimi giorni.Alla conferma della misura in essere prospettata dalla procura, il pool difensivo ha risposto elencando gli interventi adottati che farebbero invece superare l’attualità del “pericolo“.

La due società finite sotto sequestro hanno infatti cambiato la loro governance dopo il coinvolgimento dell’amministratore Alfonso D’Eugenio nell’inchiesta della procura fiorentina. E, hanno insistito gli avvocati, le società finite sotto sequestro hanno interrotto i rapporti con l’altro indagato, Carlo Melchiorre, l’ingegnere che avrebbe progettato la trave e il “dente“ con un quantitativo insufficiente di armatura del cemento.

"Abbiamo sostenuto che c’è stata una totale innovazione degli organi amministrativi e tecnici - dice l’avvocato Mario Taddeucci Sassolini per conto di Rdb Ita - : la società ha interrotto i rapporti con Melchiorre e anche con la ditta in subappalto che ha realizzato la trave. Quindi con il cambio della governance e il nuovo assetto societario il pericolo non è più attuale". Il legale ha ricordato anche che con la situazione attuale ci sono circa duecento dipendenti che non stanno lavorando da un mese e mezzo.

Ma per la procura, il ricambio sarebbe avvenuto tardi e non avrebbe ad esempio prevenuto un altro errore potenzialmente grave su un’altra trave progettata e posata in un cantiere nell’aprile del 2024, ovvero un paio di mesi dopo il crollo che in via Mariti provocò la morte di cinque operai rimasti schiacciati dal solaio.

ste.bro.