Campi Bisenzio (Firenze), 11 giugno 2021 - Blitz dei militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto nei terreni in via del Fornello a Campi Bisenzio, dove si trovano numerose serre gestite da cinesi. Un fenomeno che va avanti da anni ma che ultimamente sta conoscendo un vero e proprio boom, quello degli affitti dei terreni agricoli da parte di proprietari italiani a imprenditori agricoli orientali per la coltivazione di ortaggi in serra, non sempre nel rispetto delle regole.
Questi campi, in particolare, erano già stati controllati tre anni fa.I due lotti distinti, separati da via del Fornello, occupano una superficie complessiva di circa dodici ettari e sono di proprietà di una società immobiliare di Prato che aveva stipulato due distinti contratti di locazione dei due lotti a due coltivatori diretti cinesi.
I carabinieri forestali hanno trovato maestranze al lavoro e 52 serre in attività; erano stati allestiti anche due fabbricati con cucina, lavabo, tavolo e sedie, alimenti e attrezzature per la cottura. Nell'altro terreno il fabbricato, in parte realizzato in lamiera ondulata e in parte con materiali fatiscenti, ospitava un dormitorio e un angolo cottura con frigorifero e impianto elettrico. Nel locale ed esternamente erano presenti abiti e altri effetti personali. Dai controli è emerso che l’installazione di serre anche temporanee era inammissibile secondo gli strumenti urbanistici comunali, di fatto un cambio di destinazione d’uso. Inoltre la realizzazione di manufatti rientra negli interventi soggetti al rilascio del permesso di costruire, ai sensi del Testo unico dell’edilizia, in quanto considerate di nuova costruzione, in violazione anche del vincolo paesaggistico di cui al Codice Urbani.
Sono stati sequestrati i 12 ettari e sono stati denunciati il rappresentante legale della società immobiliare, proprietaria dei terreni, e i due affittuari cinesi, per cambio di destinazione d’uso in violazione allo strumento urbanistico e abusi edilizi, in violazione del vincolo paesaggistico. E' emerso anche che i provvedimenti notificati nel 2018 erano stati disattesi.