DANIELA GIOVANNETTI
Cronaca

Servizi sanitari, aria di rivoluzione: "Sant’Antonino ancora in alto mare"

Ordine del giorno per far tornare Fiesole nella società della salute Nord Ovest. Opposizioni contrarie .

La sindaca Cristina Scaletti perplessa sull’ex Sant’Antonino, ma «Fiesole - ha detto - non intende rinunciare ai 500 metri quadri previsti»

La sindaca Cristina Scaletti perplessa sull’ex Sant’Antonino, ma «Fiesole - ha detto - non intende rinunciare ai 500 metri quadri previsti»

Cambiamenti in vista per i servizi sociosanitari. Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza un ordine del giorno per far tornare Fiesole nella società delle salute Nord Ovest e cercare una collocazione alternativa per la Casa della salute, prevista nell’immobile ex Sant’Antonino, ma che resta lontana da venire. L’obiettivo dichiarato è "ottimizzare" i servizi ai cittadini e superare le criticità gestionali che l’adesione dall’area Sud Est continua ad avere. "Ad anni di distanza- ha spiegato la consigliera comunale Marta Benna Ghedina di Immagina Fiesole - abbiamo una situazione schizofrenica con servizi gestiti dal Comune, altri nella Sud Est e altri ancora che devono fare riferimento all’area Nord Ovest". È il caso dei medici di famiglia. Ma anche della logopedia, del serd e di tutti i servizi per la salute mentale. "C’è poi un secondo problema - prosegue Benna - I lavori all’ex Sant’Antonino sono fermi per un ricorso presentato dal nuovo proprietario. Ci vorranno quindi anni prima di vedere il distretto sanitario qui previsto".

Il ripensamento è stato duramente criticato dalle opposizioni. Cittadini per Fiesole e centro destra hanno difeso l’uscita voluta dalla precedente amministrazione per questione di continuità territoriale e maggiore "affinità" con gli altri comuni della Sud Est. "La Casa della salute - ha tuonato Renzo Luchi dei CpF - deve essere in uno spazio pubblico; Sant’Antonino è l’unica soluzione. Così si dà un messaggio sbagliato al nuovo proprietario. Siamo pronti a incatenarci".

"Sul Sant’Antonino è stato millantato che ci sarà qualcosa di cui non si vede nulla. Non lavoriamo per i privati, ma per i cittadini. Nessuno - ha concluso la sindaca Cristina Scaletti- vuol rinunciare ai 500 metri previsti. Nel frattempo serve però un’alternativa con servizi diffusi".

Daniela Giovannetti