Arriva stasera alle 21 al Teatro Romano di Fiesole - vicino all’essere soldout – Roberto Saviano col suo ‘Appartenere-La vita intima del potere criminale’, prodotto e distribuito da Savà Produzioni Creative e tratto dal libro ‘Noi due ci apparteniamo’ (Fuoriscena), firmato dallo stesso autore. La trama intreccia sesso e mafia, partendo da una serie di esperienze note e meno note.
Due regine del narcotraffico s’incontrano in una prigione cilena, fra loro scoppia un amore. Un boss della camorra vaga per il mondo in cerca della giovane ragazza che gli ha spezzato il cuore. Matteo Messina Denaro spende gli ultimi scampoli della sua latitanza barcamenandosi fra i ricordi e fra i letti delle sue tante amanti.
Un feroce killer della ‘ndrangheta fa coming out e va a convivere con il suo compagno, scatenando le ire del clan. Saviano si chiede, che cos’è il sesso per le organizzazioni mafiose. Opportunità di controllo, sopraffazione, strumento per creare nuove alleanze o per distruggerne di vecchie, stigma o vanto, esaltazione o vergogna?
Con questo nuovo caleidoscopio di storie, facce, racconti inconfessati, Saviano disegna un quadro preciso, spesso romantico, talvolta atroce, della criminalità organizzata alle prese con la questione più spinosa e delicata che le si possa presentare: quella del sentimento e del sesso. L’obiettivo è stimolare una presa di coscienza. E dunque non rimanere in silenzio.
Questo perché, come Saviano ha dichiarato qualche tempo fa, "il silenzio sulle mafie che stiamo vivendo in questi ultimi anni, è il più grande favore che politica e informazione possano fare alle organizzazioni criminali". E’ ancora disponibile qualche biglietto in secondo settore (il primo risulta esaurito), al prezzo di 25 euro.
Niccolò Gramigni