Hanno prolungato a 72 ore il coma farmacologico di Massimo Sestini, il fotoreporter che sabato mattina ha accusato un malore durante un servizio nelle acque gelide del lago di Lavarone, dopodiché proveranno a svegliarlo. Ricoverato in Rianimazione al Santa Chiara di Trento, non dovrebbe aver subito danni neurologici. A preoccupare, però, sono i polmoni. Il 62enne deve aver ingoiato dell’acqua in quei minuti in cui ha perso conoscenza e i medici devono ora scongiurare il rischio di un’infezione. Secondo quanto si apprende, è stabile ma la situazione resta critica a causa di una sindrome da distress respiratorio acuto, Ards polmonare, caratterizzata da un’infiammazione ai polmoni che compromette la funzionalità degli alveoli e la loro capacità di assimilare ossigeno. A provocarla sarebbe stato il contatto con l’acqua gelata.
La temperatura del lago era di un grado circa. Sestini era lì per un servizio fotografico insieme ai sommozzatori della Guardia costiera. "Non si è immerso però" racconta un testimone dell’Anis. L’Associazione Nazionale Istruttori Subacquei era sul posto per la consueta manifestazione di due giorni "Under ice". Una settantina di persone assistite dalla Guardia costiera appunto. "Lui non partecipava alla manifestazione, era lì per lavoro - racconta - ogni tanto scendeva giù di mezzo metro per scattare, poi tornava in superficie e dava disposizioni per le foto successive".
Ad un certo punto, però, è successo qualcosa e Sestini è svenuto. "Ero già fuori e ho sentito una persona urlare ’tiralo fuori, tiralo fuori’ – prosegue il membro Anis –. A quel punto mi sono avvicinato, si è ripreso subito, gli ho detto di muovere le mani e lui le ha mosse. Lo abbiamo portato al bar, al caldo, e ha ripreso colorito. Tant’è che era restio ad andare in ospedale, è salito con le sue stesse gambe sull’elisoccorso. In base alla mia esperienza, credo abbia avuto un blocco dovuto all’ipotermia, forse è stato troppo tempo in acqua". Intanto mentre sui social aumentano i commenti di chi si augura di rivederlo al più presto con la macchina fotografica in mano, la famiglia ieri è arrivata a Trento e aspetta con apprensione il suo risveglio.