MANUELA PLASTINA
Cronaca

Sesto celebra 40 anni di amicizia col popolo Saharawi

Domani in palazzo comunale sarà rinnovato il patto firmato il 2 settembre 1984 con la città di Mahbes

La storica firma di amicizia col popolo Saharawi del 1984 coi sindaci Marini e Fadel

La storica firma di amicizia col popolo Saharawi del 1984 coi sindaci Marini e Fadel

Sesto Fiorentino (Fi), 31 agosto 2024 – Sono trascorsi quarant’anni da quando il Comune di Sesto Fiorentino ha firmato un patto di amicizia con la città saharawi di Mahbes; è stato il primo Comune in Italia e tra i primissimi in Europa a stringere un accordo di fratellanza con un Comune della Repubblica Araba Saharawi Democratica, aprendo la strada ad altre esperienze simili e soprattutto facendo conoscere la condizioni degli esiliati nel deserto. Domani verrà ricordato questo compleanno speciale con un’iniziativa che si intreccia con gli eventi per la Liberazione della città dalle truppe nazifasciste di 80 anni fa. Alle 12,15, al termine delle celebrazioni in piazza, il sindaco Lorenzo Falchi e la rappresentante del Polisario in Italia Fatima Mahfud rinnoveranno nella sala Pilade Biondi del Palazzo comunale il patto sottoscritto il 2 settembre 1984 da Elio Marini e Haumed Mohamed Fadel, all’epoca sindaci di Sesto e Mahbes. “Il legame con il Popolo Saharawi è ormai parte della storia e dell’identità della nostra città, che da quarant’anni conferma, grazie al lavoro di tante realtà del territorio a partire dall’associazione Ban Slout Larbi, l’amicizia e l’impegno per il diritto all’autodeterminazione del Sahara Occidentale - sottolinea il sindaco Lorenzo Falchi -. Quella dei Saharawi è la storia di un’ingiustizia, di un silenzio inaccettabile e di un cinismo che oltraggia il diritto di un popolo ad abitare nella propria terra. Come hanno mostrato anche le inchieste giudiziarie che di recente hanno coinvolto il Parlamento europeo, enormi interessi economici si celano dietro il perdurare dell’ultima colonia dell’Africa, da quasi mezzo secoli sospesa in una sorta di limbo nell’indifferenza della Comunità internazionale. Il nostro Comune, nel 1984, si è preso un impegno per primo in Italia, seguito da decine e decine di altri Enti locali che hanno abbracciato la causa di questo popolo. È qualcosa di cui essere orgogliosi, una scelta che con il rinnovo di questo patto vogliamo rivendicare e tenere viva, in un tempo in cui sembra non esserci più spazio per il dialogo, per l’amicizia tra i popoli, per la pace”.

Manuela Plastina