I cinema di ‘periferia’ (inteso nel senso migliore del termine) sono campioni di incasso e presenze nel periodo natalizio. A guidare la classifica, per il giorno di Santo Stefano tradizionalmente dedicato al ‘grande schermo’ dopo le abbuffate natalizie a tavola, è proprio il Cinema Grotta di Sesto Fiorentino che è risultato, con 1369 spettatori, la sala con più presenze, ad eccezione, chiaramente, dei due multiplex Uci Cinemas e The Space che possono contare però su decine di sale.
Secondo, dietro Sesto, il Cinema Marconi di Firenze con 889 ingressi due giorni fa e sul podio anche un’altra realtà della cintura fiorentina, il Cinema Cabiria Multisala di Scandicci, con 702 ingressi. A far scattare i ‘grandi numeri’ è stato, in particolare, il film "Diamanti" di Ferzan Ozpetek che, nella sala sestese, è stato visto da 552 spettatori e in quella di Scandicci da 466.
Dati, fra l’altro, decisamente superiori rispetto a quelli registrati, per Santo Stefano, dalle due maxi multisale di Campi e Firenze per la stessa pellicola. "In realtà – spiega Marco Conti che gestisce il cinema Grotta – il nostro pubblico è diverso da quello delle grandi multisale: il nostro target infatti, in particolare, è quello delle persone più adulte che possono apprezzare un film come quello di Ozpetek mentre i multiplex hanno, in generale, spettatori più giovani che amano film diversi e questo porta anche alla necessità di una diversa programmazione. Da noi a trainare le presenze è stato sicuramente Diamanti ma è andato bene anche il film diretto da Siani con Pieraccioni.
Dal primo gennaio poi ci aspettiamo molto anche dal film dedicato a Maria Callas con Angelina Jolie visto che Sesto ha una grandissima tradizione legata all’opera lirica e un gran numero di cultori e appassionati di questo genere".
Se è forse improprio parlare di una rivincita delle piccole sale rispetto ai grandi colossi, che hanno disponibilità e strutture decisamente diverse, i numeri del periodo natalizio però dicono sicuramente qualcosa: "C’è un ritorno nelle sale tradizionali dei centri cittadini rispetto al dilagare delle multisale – prosegue infatti Conti – e questo avviene anche a Sesto. C’è una dimensione più umana, al cinema si vede il film ma si salutano anche gli amici o i parenti che si incontrano, ci si ferma a parlare con chi si conosce, ci si informa della salute. A volte è un po’ come camminare in via Cavallotti. Chiaramente questa cosa avviene più di rado nelle grandi multisala dove il pubblico è più eterogeneo e magari proviene anche da Comuni diversi".
Pochi giorni fa, fra l’altro, al Grotta la visione del film di Ozpetek è stata accompagnata da una serata particolare con una delle attrici del cast che ha origini ‘fieramente’ sestesi, Sara Bosi: "E’ stata una bella festa – conclude Conti – perché Sara per moltissimi anni è stata una nostra cliente, ha visto qui i suoi primi film fin da piccola e quindi per lei è stata una grande gioia poter vedere il film con amici, familiari, colleghi e con tanta gente che ha riempito la sala". Un abbraccio collettivo in un luogo familiare in cui sono passati generazioni di sestesi.