REDAZIONE FIRENZE

Sfila il corteo per Ramy. Fumogeni e cori senza scontri. E il traffico di Novoli va in tilt

Pomeriggio di massima allerta in tutta la zona, i negozi della zona avevano deciso di chiudere prima. Cassonetto in fiamme e bottiglie contro il palazzo di giustizia, ma nessun contatto con le forze dell’ordine.

Pomeriggio di massima allerta in tutta la zona, i negozi della zona avevano deciso di chiudere prima. Cassonetto in fiamme e bottiglie contro il palazzo di giustizia, ma nessun contatto con le forze dell’ordine.

Pomeriggio di massima allerta in tutta la zona, i negozi della zona avevano deciso di chiudere prima. Cassonetto in fiamme e bottiglie contro il palazzo di giustizia, ma nessun contatto con le forze dell’ordine.

di Pietro Mecarozzi

In cento per Ramy. Sotto la pioggia. Tra fumogeni e cori. Il corteo in memoria del 19enne morto in scooter a Milano lo scorso 24 novembre durante un inseguimento con i carabinieri, ha sfilato per il quartiere di Novoli senza ’troppi’ intoppi. Il bilancio: un cassonetto in fiamme, graffiti contro le forze dell’ordine sui muri, due bottiglie di vetro e altrettanti fumogeni lanciati contro il palazzo di giustizia.

Studenti, giovani e i ’soliti’ gruppi vicini all’area anarchica sono partiti dal D10, l’edificio del polo universitario di Novoli che ospita la biblioteca. In testa uno striscione rettangolare di qualche metro con scritto a lettere cubitali Ramy. Nel mezzo anche tanti ragazzi cosiddetti di ’seconda generazione’ che hanno voluto far sentir la propria voce e chiedere giustizia per il giovane morto a Milano.

La marcia – organizzata (e autorizzata dalla questura) dal movimento Saf, Studenti autorganizzati Firenze – è stata cadenzata da cori contro carabinieri e polizia, interrotti solo per inneggiare alla Palestina o all’antifascismo. Il quartiere, spezzato in due nella viabilità, era pronto al peggio: gran parte dei negozi avevano tirato giù i bandoni prima del previsto, per paura di subire danni.

Nei giorni scorsi, per eventi analoghi, non sono mancate le violenze a Torino, a Roma, dove il corteo si è scontrato con la polizia e a Bologna dove la manifestazione è sfociata in una notte di guerriglia urbana.

La digos e i reparti della polizia non sono mai entrati in contatto con i manifestanti, e il corteo ha registrato momenti di tensione solo nei pressi del tribunale. Prima sono state divelte delle transenne, poi un cassonetto è stato dato alle fiamme con un fumogeno e due bottiglie di vetro sono state gettate contro il palazzo di giustizia. Qua e là sono anche spuntate scritte con la bomboletta: "Acab" e "Ramy vive", le frasi più usate.

Pericolo scampato, viene da dire. Per l’evento l’allerta era massima, visti i predenti. Ma a farne le spese ieri pomeriggio è stato soltanto il traffico del quartiere. File e disagi si sono verificati per tutto viale Guidoni e via di Novoli.

Il percorso del corteo era infatti interdetto alle auto, e i residenti sono stati costretti ad armarsi di pazienza. Alla fine, tutto si è risolto in poche ore. E, soprattutto, senza feriti.