IACOPO NATHAN
Cronaca

Firenze e lo sfratto della moschea, gli abitanti: "Preoccupati, confidiamo nel buonsenso"

Parla la gente della zona di piazza dei Ciompi

Firenze, 15 dicembre 2022 - ​«Siamo un po’ preoccupati per lo sgombero della moschea di venerdì, credo che abbasserò le serrande". Il prefetto di Firenze Valerio Valenti ha messo fine alle tante voci circa il futuro del luogo di culto per la comunità islamica cittadina, confermando che domani, venerdì 16 dicembre, la forza pubblica effettuerà l’accesso alla moschea di piazza dei Compi.

Una situazione estremamente delicata, visto anche la decisione di effettuare lo sgombero proprio nel giorno di culto della religione islamica. C’è apprensione, soprattutto tra chi vive quotidianamente piazza dei Ciompi come i commercianti e i residenti.

"Sicuramente la scelta di fare lo sgombero proprio di venerdì un po’ di preoccupazione la genera – continua David Gufoni, di Sotto Sotto -. Stiamo valutando varie ipotesi, ma probabilmente cercheremo di tutelarci, sperando che non succeda niente. Probabilmente saranno in tanti a pregare, l’agitazione potrebbe crescere e mi dispiacerebbe se succedesse qualcosa in piazza. Personalmente sono anche favorevole alla moschea, spero che presto ne possano trovare una nuova per la comunità islamica".

«Li ho visti arrivare in questo quartiere, e posso dire che non hanno mai creato problemi – racconta Savino Zaccagnino, parrucchiere in piazza de Ciompi dal 1959 -. Con il passare del tempo si sono anche inseriti nel quartiere, facendone parte e vivendo la piazza, non solo per i giorni di preghiera. Sicuramente questo sgombero cambierà tanto la situazione del quartiere, e non fa piacere che una comunità resti senza luogo di preghiera. Mi auguro che non succeda niente, e che se deve succedere ci sia il minimo disagio possibile per tutti. Credo, però, che un luogo migliore se lo meritino per professare il loro culto".

L’appello di aspettare a eseguire lo sfratto, cercando un momento meno delicato, era arrivato direttamente dall’Imam Izzedin Elzir, che aveva chiesto nei giorni scorsi di non procedere con lo sgombero proprio di venerdì. Niente da fare, con l’apprensione generale che sale, vista la possibilità di una forte presenza di fedeli riuniti in preghiera.

"Non parlerei di paura, ma sicuramente di preoccupazione sì, ecco – aggiunge Linda Tendi, del forno dei Ciompi, proprio accanto alla moschea – . Sappiamo che lo sgombero può essere un momento delicato e di agitazione, mi auguro che tutto possa andare nel migliore dei modi e senza troppi problemi. Va ricordato che il venerdì la presenza è anche più forte, visto che è il giorno di preghiera. Anche perché ormai i fedeli che frequentano il centro islamico facevano parte a tutti gli effetti di questo quartiere. Chi va a pregare è gente per bene, sono venuti anche qui spesso, non ci sono mai stati problemi con la comunità della moschea".

«Il venerdì c’è sempre parecchio movimento – conclude Mauro Taiuti, di L’ò -, probabilmente la decisione dello sgombero andava pensata meglio. Farlo di lunedì o di giovedì sarebbe stato uguale, ma probabilmente avrebbe aiutato anche gestire meglio la situazione. Non è tanto un fatto di avere paura, ma gli islamici sono parte del quartiere, e credo che tutti vorremmo evitare agitazione o problemi. Sinceramente mi dispiace che se ne vadano, si erano integrati, avevano anche aperto un barbiere per la loro comunità. Sicuramente è una situazione molto delicata".