REDAZIONE FIRENZE

Sgarbi a ruota libera Isozaki no, Sammezzano sì "Lo stadio? Se si risparmia sul ponte sullo Stretto"

Il sottosegretario: "Il fotovoltaico migliora tanti orrori edilizi"

Se prima tenerlo a bada era difficile, adesso è impossibile. Nella sua veste di sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi davanti alle telecamere fa uno show, spaziando su un po’ di tutto. L’occasione è il forum Climate change and heritage, a Palazzo Vecchio. Dal grande classico della loggia Isozaki al Castello di Sammezzano, passando al tema del fotovoltaico. E poi che fai, non ci metti una dichiarazione sul restyling dello stadio Franchi su cui si era espresso anche il vicepremier Salvini? Andando per ordine. A Sgarbi la loggia Isozaki piace come la pioggia quando ti sei scordato l’ombrello. "La loggia Isozaki non si farà, io non la voglio, il ministro non la vuole, l’edificio dello Stato ed è una battaglia vinta", conferma Sgarbi in modo che non ci siano dubbi sul fatto che l’opera non si farà. Piuttosto, sollecitato sul tema del valore da dare ai concorsi, Sgarbi propone di fare "un concorso di grandi giardinieri, in modo da fare una grande architettura che crei un’uscita, una specie di tunnel, come una galleria nel verde. Un’opera facile, poco costosa, bella da vedere e basta".

C’è poi la questione del Castello di Sammezzano di Reggello: "E’ un bene da acquistare – dice Sgarbi -. Se lo compra lo Stato, come è giusto che sia, può fare un museo dell’oriente, un secondo museo Stibbert".

Sul fotovoltaico il sottosegretario dice "basta con le pale eoliche in Italia, si devono ‘rivestire’ con il fotovoltaico tutti gli "orrori edilizi costruiti in Italia negli ultimi 70 anni". Sgarbi vuole "spendere un po’ di più sulle aree industriali". Un secondo e arriva l’esempio. "A Firenze avete l’orrore del Palazzo di giustizia, se lo coprono e lo rivestono con il fotovoltaico, non si può che migliorarlo", osserva. Non può mancare un passaggio rapido sullo stadio Franchi, oggetto di restyling, e qui il sottosegretario fa una battuta dopo che Salvini aveva parlato della mancanza di soldi per realizzare il nuovo impianto cittadino con fondi Pnrr: "Dobbiamo spendere molto denaro per il ponte sullo Stretto e quindi ci rimane poco per lo stadio. Non posso parlarne perché Salvini mi ha diffidato dal farlo, però se risparmi un po’ di soldi, fai una campata in meno sul ponte poi ti viene un po’ di Franchi. Ne parlerò con il ministro il 23 dicembre". Uno show totale in un convegno dove si è dibattuto a lungo su temi come il rapporto tra inquinamento, cambiamenti climatici e patrimonio artistico. Su questo l’architetto Marco Casamonti, uno dei big presenti, ha chiesto "ai governi un’azione di sensibilizzazione culturale". Di certo uno come Sgarbi non si tirerà indietro.

Niccolò Gramigni