REDAZIONE FIRENZE

Showroom da sogno Dior sfida Gucci

Nuovo spazio espositivo di ben 7500 metri quadrati grazie all’acquisizione dell’azienda Savio Firmino, dove si produrranno borse

Showroom da sogno Dior sfida Gucci

Dior potenzia la sua presenza a Scandicci. Il brand del gruppo francese Lvmh, proprietario tra gli altri anche di Luis Vuitton, ha deciso di crescere nel feudo della rivale Kering (Gucci, Yves Saint Laurent solo per citare i principali marchi rappresentati in forza in città) con un colpo davvero di peso: acquisire lo spazio produttivo da 7.500 mq dell’azienda Savio Firmino (nota per arredi e design) per trasformarlo in un centro di produzione di borse di alta gamma. Dior era già presente a Scandicci con una sede da 200 dipendenti circa che lavorano alla prototipia; c’è un piccolo reparto produttivo per le borse in pelli pregiate.

Piccoli numeri, che con il nuovo stabilimento sicuramente cresceranno, tanto che l’obiettivo sarebbe il completamento della filiera della pelletteria. Con l’arrivo in forze di Dior, Scandicci è sempre di più distretto del lusso. E l’operazione ha una doppia valenza, visto che in città non ci sono più spazi liberi nella zona industriale. Dior consolida dunque la sua presenza in Toscana. A dicembre scorso aveva acquisito l’azienda Art Lab nel distretto conciario di Santa Croce, leader nelle stampe digitali e nella rifinizione manuale degli accessori in pelle. Un pezzo pregiato nella catena produttiva che è necessario per chi si prepara ad aumentare numeri e qualità del prodotto.

Gli esperti del settore pellettiero immaginavano un’avanzata di Lvmh a Scandicci, visto che ormai è quasi ‘necessario’ da parte dei colossi del lusso piantare la bandierina in questa zona industriale. Una zona industriale piuttosto connotata dalla presenza di Kering che da tempo ne ha fatto il suo quartier generale. Dopo lo stabilimento storico di via Don Perosi, Gucci ha acquisito e ristrutturato anche il capannone ex Matec e lo ha trasformato nell’art lab: centro di formazione, prototipia e produzione dei pezzi più pregiati delle collezioni di accessori della griffe. Ma non basta Yves Saint Laurent, ha stretto un accordo con Cassa Depositi e Prestiti per l’affitto (previa ristrutturazione) del Palazzaccio, ovvero l’ex centro di calcolo del Ministero delle Finanze mai completato. In questa struttura nascerà un centro produttivo di altissimo livello per la griffe.

Ma Kering è presente anche nel centro cittadino; dopo l’acquisizione di uno dei palazzi di fronte al Comune, vi ha trasferito i suoi manager del territorio. Nel cuore di Scandicci, accanto alla tramvia, a due passi da Firenze. La filiera della pelletteria è ormai il punto di forza dell’economia cittadina. Per questo l’amministrazione comunale sta lavorando per far crescere il sistema a livello infrastrutturale, ma anche e soprattutto contribuendo in maniera importante al comparto della formazione. Polimoda, Fondazione Mita e Alta scuola di pelletteria sono i centri formativi che ogni anno sfornano tecnici, stilisti, esperti di taglio e modelleria. Una forza lavoro che viene puntualmente assorbita, tanta è la richiesta per tutte le figure professionali. Non ci sono solo le griffe; il sistema funziona anche e soprattutto grazie a una fitta rete di artigiani e medie imprese che lavorano in conto terzi. Quel famoso ‘sapere’ che ha reso famoso il distretto.